Dal 22 marzo – 3 aprile 2022
A duecento anni dalla nascita di Adelaide Ristori e nell’ambito di un progetto lungo un anno a lei interamente dedicato, il Teatro Nazionale di Genova ricorda la grande attrice ottocentesca con uno spettacolo diretto da Davide Livermore e interpretato da Elisabetta Pozzi.
Una straordinaria esperienza di vita e di teatro quella di Adelaide Ristori, che fa esplodere con forza i monologhi shakespeariani che la resero celebre a livello internazionale, nella versione adattata per lei in versi italiani da Giulio Carcano nel 1860.
Donna indipendente, ambasciatrice dell’idea risorgimentale, dotata di grandi capacità imprenditoriali, Adelaide Ristori è una figura chiave dell’Ottocento teatrale, amata da folle di ammiratori illustri, come, tra i tanti, Camillo Cavour, Alexandre Dumas o Théophile Gautier.
La Regina Vittoria a Londra l’aveva definita “una cosa sublime”, Giuseppe Verdi la citava come fonte di ispirazione per la Lady del suo Macbeth (sull’interpretazione teatrale della Ristori è stata modellata la celebre scena del sonnambulismo), il re Vittorio Emanuele III le fece visita nella sua casa di Roma in occasione dell’ottantesimo compleanno.
Amata soprattutto nel repertorio tragico, la famosa “attrice-marchesa” (il matrimonio con il Marchese Capranica del Grillo aveva fatto scalpore) ha contribuito a creare un nuovo stile recitativo, dando alla professione dell’attore quella dignità sociale e culturale che non aveva mai avuto prima.
Elisabetta Pozzi, protagonista dello spettacolo diretto da Davide Livermore, ci condurrà in un viaggio tra passato e presente, realtà e virtualità. Grazie alla complicità di ospiti in voce e video, primo fra tutti il giornalista Alberto Mattioli, la scena si popolerà di “fantasmi”, dalle streghe di Macbeth a celebri contemporanei di Adelaide Ristori.
Come in un tecnologico studio televisivo, si passerà dall’investigazione storica alla performance al ricordo personale, ma ci sarà anche spazio per l’ironia. Afferma Davide Livermore. «Rideremo e ci commuoveremo per ricordare l’esplosività vitale di una donna che ha insegnato a tutti come essere glamour, che ha mostrato come il teatro possa alimentare nell’uomo una qualità della vita migliore».
La drammaturgia, curata da Andrea Porcheddu, ha al centro il Macbeth di Shakespeare nell’adattamento di Carcano; si nutre dei ricordi che la Ristori ci ha trasmesso attraverso la sua autobiografia, ma chiama in causa anche George Orwell e Giorgio Agamben, la tv in bianco e nero o i Monty Python.
Dall’omaggio a una grande star del passato si arriva a celebrare il teatro tutto, arte antica della bellezza che di sera in sera, di stagione in stagione, di secolo in secolo passa attraverso il corpo dell’Attrice e dell’Attore.
“Lady Macbeth” debutta in prima nazionale al Teatro Modena martedì 22 marzo per restare in scena sino a domenica 3 aprile (inizio spettacolo ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16, lunedì riposo).
È parte integrante del progetto Adelaide: 200 anni sulla scena, promosso dal Museo Biblioteca dell’Attore (che a Genova custodisce il prezioso archivio lasciato dalla Ristori) in partnership con Teatro Nazionale di Genova e il DIRAAS dell’Università di Genova, inserito dall’Unesco nel programma Anniversari 2022-2023 e realizzato con la collaborazione di un’importante rete di istituzioni.
Sarà ripreso il 2 e 3 novembre in occasione delle giornate genovesi del convegno internazionale Adelaide Ristori e il Grande Attore, promosso dalle Università di Genova e di Milano.
Info e biglietti teatronazionalegenova.it