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Teatro on line, racconti in tempo di peste

Teatro on line, racconti in tempo di peste

Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia per non rinunciare alla cultura e alla bellezza

 

Produzione e comunicazione Lucia Lombardo Organizzazione Caterina Mariani

GIORNO 26 – Venerdì 3 aprile: EDOARDO ERBA

legge Una cosa che comincia per “L” di Dino Buzzati

GIORNO 27 – Sabato 4 aprile: MASSIMO WERTMÜLLER

dice La guerra e La stretta de’ mano di Trilussa

GIORNO 28 – Domenica 5 aprile: GIAN LUCA FAVETTO

legge Foglie d’erba di Walt Whitman

GIORNO 29 – Lunedì 6 aprile: MARIA AMELIA MONTI

legge Ami di Edoardo Erba

GIORNO 30 di 100 – Martedì 7 aprile: MARCO SCIACCALUGA

legge Impressioni teatrali di Wislawa Szymborska

GIORNO 31 – Mercoledì 8 aprile: NINO FORMICOLA

racconta un fatto accaduto a Milano

GIORNO 32 – Giovedì 9 aprile: ROBERTO ALINGHIERI

legge Il mostro Franz di Stefano Benni e I piaceri di Vitaliano Brancati

On line su:

http://www.teatropubblicoligure.it/raccontiintempodipeste

I Racconti in tempo di peste sono una stagione online iniziata il 9 marzo 2020 in reazione all’emergenza Coronavirus. Prodotta da Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia, con la direzione artistica di Sergio Maifredi e Corrado d’Elia, prosegue per cento giorni con cento artisti per cento racconti. L’obiettivo è portare il teatro nelle case di chi è in quarantena ogni giorno a mezzogiorno, per tenere unita una comunità che si dimostra sempre più numerosa con i suoi 8.245 follower e oltre 136.000 visualizzazioni. I video sono tutti inediti.

Questo il programma dal 3 al 9 aprile 2020, sempre on line dalle 12. Venerdì 3 aprile lo scrittore Edoardo Erba legge Una cosa che comincia per “L” di Dino Buzzati; sabato 4 aprile l’attore Massimo Wertmüller dice due sonetti di Trilussa, La guerra e La stretta de’ mano; domenica 5 aprile il giornalista e scrittore Gian Luca Favetto legge Foglie d’erba di Walt Whitman; lunedì 6 aprile l’attrice Maria Amelia Monti legge Ami di Edoardo Erba; martedì 7 aprile il regista Marco Sciaccaluga legge Impressioni teatrali di Wislawa Szymborska; mercoledì 8 aprile l’attore Nino Formicola racconta un fatto accaduto a Milano; giovedì 9 aprile l’attore Roberto Alinghieri legge Il mostro Franz di Stefano Benni e I piaceri di Vitaliano Brancati. In questo momento di Teatri chiusi, di attività culturali costrette alla sospensione, di spettacoli annullati o rimandati a data da destinarsi, Teatro Pubblico Ligure e la Compagnia Corrado d’Elia ribadiscono con questo progetto il ruolo fondamentale di arte e cultura come mezzo di reazione al presente e di costruzione del futuro.

Quasi tutti i protagonisti dei Racconti hanno una storia che si intreccia con quella dei suoi ideatori. Il video rappresenta lo sviluppo di una collaborazione artistica già costruita, che trova una nuova forma espressiva. Edoardo Erba, che venerdì 3 aprile legge Una cosa che comincia per “L” di Dino Buzzati, ha collaborato sette anni con Sergio Maifredi, periodo in cui ha diretto di Teatro Vittoria di Roma. «Abbiamo affrontato insieme – dichiara Maifredi – una trilogia di Agatha Christie e sicuramente alla sua scrittura, che andava ben al di là di una semplice traduzione, si deve gran parte del successo di quegli spettacoli che ancora oggi sono in scena. Sono felice che abbia accettato di essere con noi». Massimo Wertmüller invece per l’appuntamento di sabato 4 aprile ha scelto Trilussa, i due sonetti La guerra e La stretta de’ mano, gesto oggi vietatissimo. «Con Massimo – prosegue Maifredi – abbiamo affrontato insieme Iliade Odissea Eneide – Un racconto mediterraneo, e ho apprezzato in lui la grande intelligenza d’attore unita ad una tecnica che non si fa vedere ma che c’è eccome. È un artista sensibile, una persona attenta, di una cortesia antica». Gian Luca Favetto, giornalista e scrittore, domenica 5 aprile legge Foglie d’erba di Walt Whitman da un bosco fitto e vivo, fra alberi, rocce e i versi degli animali in sottofondo. «Ascolto Gian Luca – annota Maifredi – e subito voglio rileggere il libro in cui lui mi ha fatto entrare. Sa raccontare come gli aedi antichi, come i saggi dei paesi, una volta. Abbiamo insieme attraversato l’Italia con il progetto Atlante del Gran Kan, siamo stati cinque mesi a Tirana sempre per raccontare la città. Ecco, se penso ad un Dramaturg, figura mitica del teatro tedesco, figura che in Italia non c’è, penso a lui».

Marco Sciaccaluga, regista e direttore della Scuola di recitazione del Teatro Nazionale di Genova, ha scelto la voce di una grande poetessa, Wislawa Szymborska, Premio Nobel per la Letteratura nel 1996, di cui martedì 7 aprile legge Impressioni teatrali. «Ho iniziato a lavorare in teatro – ricorda Maifredi – come assistente di Marco Sciaccaluga. Per anni, in silenzio, l’ho visto creare le sue regie. L’ho ascoltato incantare i suoi attori con aneddoti che sono memorabili. È un regista sì ma è anche un grande raccontatore di storie. Marco ha scelto di leggere Wislawa Szymborska e sono felice di questa scelta. Incontrai, grazie all’indimenticabile Pietro Marchesani, suo traduttore in Italia, la Szymborska a Bologna. Era una lectio all’Università, oltre mille studenti affollavano l’aula magna, Umberto Eco era in prima fila ad ascoltare. Lei era una rockstar della poesia». Roberto Alinghieri, attore che da anni collabora costantemente con Teatro Pubblico Ligure, giovedì 9 aprile legge Il mostro Franz di Stefano Benni e I piaceri di Vitaliano Brancati. «Conosco Roberto Alinghieri – conclude Maifredi – dai tempi in cui era ancora alla Scuola del Teatro Stabile, già allora era un talento che sapeva affascinare e incantare la platea. Con me ha fatto molti spettacoli, sono anni che lavoriamo insieme eppure quando ho ascoltato il suo video racconto mi sono sorpreso. Ancora una volta, anche in video, al sua lettura non è mai scontata, ha sempre uno scarto ti rivela ciò che senza l’attore non esisteva». Completano la rassegna Maria Amelia Monti che lunedì 6 aprile legge Ami di Edoardo Erba e Nino Formicola che mercoledì 8 aprile racconta Un fatto accaduto a Milano. Due attori di estesa popolarità e lunga esperienza, che con Racconti in tempo di peste iniziano una nuova collaborazione artistica.

Racconti in tempo di peste è l’ideale continuazione di Soriteatro 2019/2020 e della Stagione del Teatro Sociale di Camogli, legate nella rete Teatri del Paradiso, che comprende i Comuni di Camogli, Recco, Sori, Pieve e Bogliasco come un’unica comunità cui sono rivolte tutte le attività di Teatro Pubblico Ligure e della Fondazione Teatro Sociale di Camogli. Ugualmente i Libridistagione dal foyer si sono trasferiti on line con #Libridasporto, servizio di vendita a domicilio organizzato dalla libreria L’Amico Ritrovato di Genova (https://www.amicoritrovato.it/2020/03/28/emergenza-covid-19-le-librerie-sono-chiuse-fino-a-data-da-definirsi-servizio-di-spedizione-attivo/). Fino a quando ci si potrà rivedere.

Teatro Pubblico Ligure ha messo i Racconti in tempo di peste a disposizione dei Comuni con cui collabora da anni, da Venezia a Ragusa, che li accolgono sui loro siti istituzionali. Un’alleanza stretta per offrire ai cittadini, ogni giorno, un momento di arte e di poesia. Oltre al Comune di Genova, che rilancia i Racconti su https://www.visitgenoa.it/100-racconti-tempo-di-peste su https://www.facebook.com/genovamorethanthis/settings/?tab=video e su https://www.facebook.com/GenovaTeatro/si sono uniti fra gli altri Terni, Ameglia, Vezzano Ligure, Recco e Luni.

Ogni Racconto in tempo di peste è stato ideato e realizzato appositamente per questo progetto, con la direzione artistica di Sergio Maifredi e Corrado d’Elia. La stagione on line di Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia è partita il 9 marzo, giorno dell’invito del ministro Dario Franceschini a fare cultura su web e social, e prosegue per 100 giorni con un racconto al giorno per comporre un affresco del pensiero. Come nel Decameron l’allegra brigata di dieci fra uomini e donne fecero dell’isolamento necessario un momento vivo di racconto e di umanità in attesa della rinascita del mondo reale, in cui sono l’arte, la letteratura, la poesia a ricreare la vita, a sconfiggere la paura e in definitiva la peste stessa, così vogliamo oggi un luogo virtuale accessibile a tutti. Con questo spirito è nato un luogo virtuale dove darsi appuntamento quotidiano, per proseguire a raccontare e ad ascoltare storie. Questo è l’appuntamento sul web, nel luogo contemporaneo dell’incontro, del pensiero e dell’emozione.

Giorno 1 – 9 marzo 2020: Gabriella Greison legge Rotola i dadi di Charles Bukowski

Giorno 2 – 10 marzo 2020: Giuseppe Cederna legge Racconti in forma di poesia di Raymond Carver

Fuori collana: Nove marzo Duemilaventi di Mariangela Gualtieri detta da Giuseppe Cederna

Giorno 3 – 11 marzo 2020: Paolo Graziosi dice Io vulesse truvà pace di Eduardo De Filippo

Giorno 4 – 12 marzo 2020: Michele Sganga esegue al pianoforte la sua composizione inedita Oscillazione gravitazionale

Giorno 5 – 13 marzo 2020: Maddalena Crippa legge Chandra Livia Candiani da Il silenzio è cosa viva (Einaudi)

GIORNO 6 – 14 marzo 2020: Giovanni Falzone, trombettista jazz, esegue il suo pezzo Laila – La conta degli assenti

GIORNO 7 – 15 marzo 2020: Mario Incudine dice Barbablu di Costanza DiQuattro

GIORNO 8 – 16 marzo 2020: Tullio Solenghi legge Chichibio e la gru da Decameron di Giovanni Boccaccio

GIORNO 9 – 17 marzo 2020: Luigi Marinelli (ordinario di Lingua e letteratura polacca, Università La Sapienza, Roma) legge Tadeusz Kantor

GIORNO 10 di 100 – 18 marzo 2020 – Piergiorgio Odifreddi racconta Isaac Newton e la peste del 1665 in Inghilterra

GIORNO 11 – 19 marzo 2020 – Dario Vergassola ha scritto e legge Un’avventura straordinaria al mercato cittadino

GIORNO 12 – 20 marzo2020 – Paolo Bosisio, professore di Storia del teatro e regista d’opera, legge Il sergente della neve di Mario Rigoni Stern

GIORNO 13 – 21 marzo 2020: Antonio Vasta, compositore, esegue Viaggio immaginario

GIORNO 14 – 22 marzo 2020: Lauro Magnani, storico dell’arte – Università di Genova, illustra Il racconto di due misteriosi dipinti di Rembrandt

GIORNO 15 – 23 marzo 2020: Antonio Syxty legge L’autostoppista della Galilea di Richard Brautigan

GIORNO 16 – 24 marzo 2020: Jurij Ferrini legge Svejk nella seconda guerra mondiale di Bertolt Brecht

GIORNO 17 -25 marzo 2020: Paolo Fresu legge Sandro Penna ed esegue Sensousness tratta dal cd Eros (Tŭk Music 2016) con Paolo Fresu, Omar Sosa e Jaques Morelenbaum

GIORNO 18 – 26 marzo 2020: Roberto Alajmo (scrittore) racconta la storia del Principe Monroy della Pandolfina

GIORNO 19 – 27 marzo 2020 –  Eugenio Barba e Julia Varley, fondatore e attrice dell’Odin Teatret, condividono in esclusiva MR. PEANUT Un personaggio che non può morire

GIORNO 20 di 100 – 28 marzo 2020 – Massimo Minella, giornalista e scrittore, racconta La leggenda del Rex

GIORNO 21 – 29 marzo 2020 – Paolo Andreoli, violinista (Quartetto di Cremona), esegue Étude-Caprice op.18 n.1 di Henryk Wieniawski

GIORNO 22 – 30 marzo 2020: Angelo Zampieri legge Le Cosmicomiche di Italo Calvino

GIORNO 23 – 31 marzo 2020: Roberto Citran legge Ciao nudo di Roberto Citran e, fuori collana, Sillabari di Goffredo Parise

GIORNO 24 – 1 aprile 2020: Faisal Taher canta Due canzoni per l’Italia

GIORNO 25 – 2 aprile 2020: Andrea Nicolini legge Edgar Allan Poe di Lou Reed

Tra gli artisti e gli intellettuali che hanno aderito al progetto figurano Paolo Graziosi, Maddalena Crippa, Tullio Solenghi, Ermanno Bencivenga Piergiorgio Odifreddi, Gabriella Greison, Giuseppe Cederna, Dario Vergassola, Max Paiella, Antonio Syxty, Elisabetta Arosio, Lauro Magnani, Michele Sganga, Luigi Marinelli, Massimo Minella, Eugenio Barba, Paolo Fresu, Julia Varley, Roberto Alajmo. “Un Decameron contemporaneo. Non teatro in gabbia, in cattività – spiegano Sergio Maifredi, direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure e Corrado d’Elia, fondatore della Compagnia Corrado d’Elia – ma racconti nati qui e ora per noi, per Voi; donati da artisti, scrittori, giornalisti, poeti, musicisti. Perché l’arte, la parola, la musica è ciò che ci fa sentire insieme oltre la paura. Un tempo vuoto da riempire di straordinario, di tutto ciò che nella quotidiana fretta poteva apparire inutile”.

“Lo spettacolo dal vivo – dichiarano d’Elia e Maifredi – è, più delle altre arti, incontro, scambio, partecipazione, atto poetico che unisce, avvicina e annulla le distanze. Ed è proprio nella sua continua tensione verso il contatto umano che sta la sua forza vitale e rigeneratrice. È dunque soprattutto in questo momento di crisi che la natura stessa dell’atto teatrale e del nostro essere uomini di teatro che ci spinge a trovare nuove soluzioni, nuovi percorsi che non si arrendano, e anzi ci spingano a reagire, creando nuove forme di incontro, nuovi luoghi e nuove occasioni. Per restare vivi culturalmente e spiritualmente. Per non sommare al danno economico, che inevitabilmente ci troviamo a fronteggiare, un più grave danno culturale.

Info su www.teatropubblicoligure.it