Teatro Pubblico Ligure fa tappa a Cornigliano a Genova. Il 14, il 15 e il 16 ottobre alle 20.30 torna in scena “La città invisibile”.
Teatro Pubblico Ligure fa tappa a Cornigliano in via del Boschetto 29 all’Abbazia del Boschetto.
Il cammino di “Pellegrinaggi metropolitani. Passi parole e musica per rammendare i margini”, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Genova, prosegue in un luogo dove per secoli sono davvero arrivati i pellegrini, l’Abbazia di San Nicolò del Boschetto a Genova Cornigliano (via del Boschetto 29).
Ancora oggi, gestita dall’Opera Don Orione, apre la porta a chi ne ha bisogno. Tra le sue mura ospitali, a grande richiesta venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 ottobre (ore 20.30) torna in scena “La città invisibile”, uno spettacolo di prosa poetica e teatro danza diretto da Sergio Maifredi e prodotto da Teatro Pubblico Ligure, che fa parte dei Rolli Days 2022.
Unisce le storie vere degli ospiti del Boschetto, raccolte nella drammaturgia di Corrado d’Elia, al mondo da sogno evocato dagli artisti del Teatro tascabile di Bergamo.
Alti sui trampoli, eleganti e leggeri, ruotano intorno agli uomini e alle donne che espongono le proprie storie e come figure da sogno accolgono ogni destino, anche il più difficile, con la leggerezza di un sorriso che invita a guardare in alto.
Gli stessi componenti del Teatro tascabile di Bergamo – Alessandro Rigoletti, Ruben Manenti, Simone Noris, Marta Suardi, Caterina Scotti, Antonietta Fusco, Alessia Baldassari, Stefano Ulivieri – sabato 15 ottobre alle 17, prima di andare al Boschetto, sono i protagonisti di un altro spettacolo di teatro danza alla Chiesa di San Pietro di Pra’ (via Camillo Sivori 10): “Valzer Souvenir”, un vortice onirico-fiabesco che celebra la gioia festosa e il mito popolare del valzer fra schermaglie e giochi di sguardi scambiati sui trampoli.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria. “La città invisibile” all’Abbazia San Nicolò del Boschetto si prenota su https://www.happyticket.it/genova/prenota-biglietti/371-.htm oppure alla mail info@teatropubblicoligure.it o al numero 348 2624922.
Per andare e tornare dal Boschetto è previsto un servizio di bus navetta gratuito con partenza da piazza De Ferrari alle 18.45 e alle 19.45, incluso nella prenotazione allo spettacolo.
“Valzer Souvenir” alla Chiesa di San Pietro di Pra’ si prenota solo alla mail info@teatropubblicoligure.it o al numero 348 2624922.
Informazioni e aggiornamenti su http://www.visitgenoa.it e http://www.teatropubblicoligure.it.
“Pellegrinaggi metropolitani” prosegue fino al 21 ottobre 2022 ed è nato per ricucire i legami che si sono consumati, riattivare la memoria, ricostruire un tessuto vitale e indossarlo di nuovo.
Come in ogni vero pellegrinaggio sono i passi, i pensieri, gli incontri a rendere nuovi il pensiero, le persone, i posti che pensiamo di conoscere e cambiano ogni volta che cambiamo noi. Perché le città sono gli uomini e le donne che le abitano e gli spettacoli esperienze da vivere insieme per sentirsi comunità, anche se si è arrivati da soli.
Il complesso del Boschetto è un centro di accoglienza dell’Opera Don Orione diretto da Marco Pirotta, un luogo dove le diversità convivono da sempre per lenire solitudine, sofferenza, spaesamento, dolore. Una città invisibile dove si approda nudi come Odisseo sull’Isola dei Feaci, pellegrini in cerca di un approdo.
Lo spettacolo di Teatro Pubblico Ligure, che ha debuttato lo scorso maggio nell’ambito dei Rolli Days di primavera, è nato con l’obiettivo di fare conoscere l’eccezionale dimensione umana ed emotiva del Boschetto, eredità mai estinta di una tradizione iniziata nel Medioevo dalle famiglie aristocratiche genovesi di cui si ammirano i palazzi nel centro di Genova.
Il tesoro racchiuso nell’Abbazia di San Nicolò al Boschetto sono le storie di chi la abita. L’Abbazia era, e in parte è ancora, circondata dal bosco da cui prende il nome.
È stato Giacomo Montanari, curatore scientifico dei Rolli Days per il Comune di Genova, a fare conoscere la realtà storica e umana del Boschetto a Sergio Maifredi che, durante la lunga preparazione dello spettacolo si è avvalso della conoscenza di Roberta D’Ambrosio per il coordinamento storico artistico de “La città invisibile” all’Abbazia, che per molti spettatori è stata una vera e propria scoperta.
L’Abbazia di San Nicolò del Boschetto è un complesso monumentale risalente al XIV secolo, situato sulle pendici della collina di Coronata, non lontano dalla sponda destra del torrente Polcevera.
Ancora prima e per secoli è stata una tappa importante sul cammino di uomini e merci sulla via Postumia, che collega il mare Ligure al mare Adriatico, luogo di transito per pellegrini e commercianti provenienti da tutta Europa.
Nel 1410 venne affidata ai benedettini che intorno alla chiesa costruirono il grande complesso del monastero che oggi vediamo. Nel 1960 l’Opera Don Orione ha ricevuto in donazione il complesso dall’ordine Benedettino.
Un’ala dell’edificio fu allora adattata a “Casa dell’Operaio”. Nelle numerose celle spartane hanno trovato ospitalità tanti operai sradicati dal proprio paese per lavorare in una città sconosciuta.
Questa tradizione di solidarietà prosegue oggi con l’offerta di spazio a lavoratori trasfertisti, lavoratori indigenti, nuclei familiari in situazione di disagio abitativo, nucleo familiare madre – bambino, genitori separati adulti inseriti in progetti di reinserimento sociale proveniente dal carcere o in pena detentiva alternativa, ragazzi provenienti dall’igiene mentale, rifugiati politici e categorie con problemi alloggiativi non rientranti in patologie legate alla dipendenza ed autonomi nella gestione delle attività quotidiane.