Telegram ha bloccato 20 canali attraverso i quali venivano diffuse illecitamente decine di migliaia di copie pirata di giornali, riviste e libri.
Ad annunciarlo il gestore dell’applicazione di messaggeria istantanea con una mail firmata ‘Telegrama DMCA’ che è stata inviata alla Procura di Bari, dopo che ieri la Guardia di Finanza con i Nuclei speciali (Nucleo Polizia economica finanziaria di Bari, Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche e Nucleo Speciale Beni e Servizi) aveva eseguito il sequestro preventivo d’urgenza di quei canali, ipotizzando i reati, a carico di persone da identificare, di riciclaggio, ricettazione, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, furto e violazione della legge sul diritto d’autore.
Secondo il procuratore aggiunto di Bari Roberto Rossi, che coordina l’inchiesta dopo la denuncia di Fieg e Agcom, questo tipo di pirateria digitale avrebbe causato al settore dell’editoria un danno da 250 milioni di euro all’anno.
I canali Telegram attraverso i quali sarebbero state illecitamente diffuse migliaia di copie di giornali, riviste e libri sono “eDiCoLA_luXuRiOsA”, “RIVISTE ITALIANE”, “Riviste Oggi”, “solo riviste mensili”, “LIBRI UNIVERSITARI PDF”, “LIBRI PDF Gratis”, “EDICOLA-FREE”, “GIORNALI E RIVISTE”, “Libri universitari”, “EbookDoe”, “QUOTIDIANI-LIBRI-RIVISTE ITALIA”, “GIORNALI RIVISTE – GRATIS ITALIANE”, “Il Giornalaio Moderno”, “LIBRI ITALIA”, “Edicola Settimanali”, “GIORNALI ITALIANI”, “Quotidiani I @ OTInews”, “Quotidiani e mensili”, “Libri in italiano gratis”.
Anche l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia aveva chiesto il sequestro dei canali con il presidente Alessandro Galimberti che aveva evidenziato come la “crisi del settore editoriale è arrivata a un punto tale da non poter più sopportare il saccheggio giornaliero, massivo e indiscriminato che i monopolisti del Web attuano scientificamente. Anche per questo è quantomai indifferibile il recepimento da parte del Parlamento italiano della legge europea sul copyright”.