“Prestazione sanitarie prenotate e non usufruite. Il fenomeno del cosiddetto ‘drop out’ in Liguria raggiunge mediamente il 14,7%. A Genova si tocca il 15,9% e a Savona addirittura il 16,4%”.
Lo ha dichiarato oggi il vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega) che ha presentato un’interrogazione in tal senso all’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale.
“In molte altre regioni – ha spiegato Ardenti – gli utenti che prenotano e poi non si presentano in ambulatorio o in ospedale devono pagare lo stesso il ticket se non disdicono anticipatamente o non dimostrano reali motivi ostativi alla fruizione del servizio.
Nella nostra regione, invece, ogni Asl adotta misure non uniformi per contenere questo fenomeno.
Si tratta non solo di uno spreco che allunga i tempi d’attesa e incide negativamente sulle azioni che il nostro sistema sanitario mette in campo per rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei cittadini, ma anche di un’ingiustizia nei confronti dei pazienti che invece si presentano regolarmente in ambulatorio o in ospedale.
Occorre quindi uniformare in tutte la 5 Asl liguri misure idonee per diminuire i numeri del ‘drop out’.
Pertanto, oggi in consiglio regionale ho discusso un’interrogazione in cui ho chiesto all’assessore alla Sanità Sonia Viale di conoscere i casi registrati per ogni Asl ligure e l’incidenza di questo fenomeno sul sistema sanitario regionale.
Nel territorio dell’Asl1 Imperiese la percentuale delle prestazioni sanitarie prenotate e non usufruite nel periodo gennaio-ottobre 2018 è stato stimato al 12,1%, in quello dell’Asl2 Savonese al 16,4%, dell’Asl3 Genovese al 15,9%, dell’Asl4 Chiavarese al 14%, dell’Asl5 Spezzino al 10,2%.
Se i pazienti liguri coinvolti si ricordassero o fossero indotti a disdire la prenotazione con più senso di responsabilità, mi chiedo quanto si potrebbero ridurre i tempi d’attesa.
Sarebbe un gesto di civiltà nei confronti degli altri che hanno bisogno.
In ogni caso, noi siamo impegnati affinché il sistema sappia dare le giuste risposte, nei tempi corretti, ai cittadini”.