È successo in via della Maddalena con l’uomo che è stato arrestato
Ha provato a colpire con un blocco di cemento gli agenti che lo stavano conducendo negli uffici della Polizia Locale per le procedure di identificazione in seguito ad un tentativo di rapina.
È accaduto ieri mattina, 17 febbraio. Intorno a mezzogiorno. Gli agenti del Nucleo Centro Storico-Unità Territoriale Centro della Polizia locale, che in quel momento stavano transitando in vico Angeli, sentono una richiesta d’aiuto provenire a gran voce dalla vicina via della Maddalena.
Giunti sul posto, hanno ascoltato la testimonianza di una donna, che ha raccontato di essere stata vittima pochi istanti prima di una furto con strappo.
La donna ha inseguito il rapinatore, un uomo con indosso una giacca nera con cappuccio, e lo ha raggiunto.
A quel punto, l’uomo le ha restituito il maltolto, poco prima di essere avvicinato anche dagli agenti.
Gli agenti gli hanno chiesto i documenti identificativi. L’uomo – che è poi risultato essere M.S., con precedenti di polizia, non aveva con sé nulla, salvo un atto notificatogli lo scorso 8 febbraio con un ordine di espulsione da parte del Prefetto di Genova.
Gli agenti lo hanno fermato per condurlo negli uffici di piazza Ortiz per le procedure di identificazione.
In attesa dell’auto che avrebbe dovuto trasportarli per maggiore sicurezza, l’uomo ha però iniziato a dare evidenti segni di insofferenza, dichiarando apertamente di volersela dare a gambe per evitare di tornare in carcere.
Gli agenti hanno cercato di farlo calmare, affiancandolo per impedirne la fuga, ma l’uomo era disposto a tutto.
A un certo punto, notando dei blocchi di cemento in un cantiere edile di vico Salvaghi, si è repentinamente chinato per raccoglierne uno e scaraventarlo contro gli agenti.
Uno degli agenti si è accorto prontamente della mossa e ha fermato M.S. prima che riuscisse nel suo intento.
L’uomo, però, non ne voleva sapere e ha continuato a divincolarsi, facendo anche il gesto di mettere la mano in tasca come per estrarre un oggetto atto ad offendere.
Gli agenti hanno dovuto necessariamente ricorrere ai mezzi coercitivi, ammanettando M.S. fino all’arrivo dell’auto che li ha condotti agli uffici del Nucleo Polizia Giudiziaria di piazza Ortiz. Vista la flagranza di reato, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione, che ha dato esito negativo, e infine posto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e furto con strappo.
L’arresto è stato convalidato e il tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere.