Nuovo intervento per un tentativo di furto in un esercizio commerciale di via XX Settembre del Nucleo Reati Predatori-Polizia Giudiziaria della Polizia Locale.
Gli agenti, con la loro azione tempestiva, anche in questo caso hanno evitato che una donna riuscisse a fuggire dopo aver sottratto diversi articoli all’interno dell’esercizio commerciale “Upim”.
I fatti si sono svolti ieri, lunedì 17 gennaio, intorno alle 18.30. Un addetto all’accoglienza di Upim ha notato una donna prelevare quattro capi di abbigliamento da uno scaffale, dirigendosi poi verso lo spogliatoio.
L’addetto ha sentito come un rumore di plastica rotta: suono che ha immediatamente collegato alla rottura delle placche antitaccheggio applicate alla merce.
Dieci minuti dopo, la donna è uscita dal camerino. In mano, però, aveva solo due dei quattro capi con cui era entrata, che ha riposto in un espositore.
Nel camerino, degli altri due capi non c’era traccia. In compenso, per terra, il personale ha trovato due placche antitaccheggio e un cartellino con prezzo.
Nel frattempo la donna, per non dare troppo nell’occhio, aveva prelevato un deodorante e un accendino e si era diretta alle casse per pagare quest’ultimo. Poi, si è mossa verso l’uscita. Avendo prima rimosso le placche antitaccheggio dalla merce sottratta, le barriere antifurto non si sono attivate.
Il personale dell’esercizio commerciale ha contattato il Nucleo Reati Predatori.
L’intervento degli agenti, grazie all’attento e costante presidio che il servizio offre in centro città, è stato rapido ed efficace. L’addetto all’accoglienza ha infatti mostrato agli agenti i due capi che la donna aveva abbandonato nell’espositore: una delle due maglie era priva del cartellino prezzo e risultava irrimediabilmente danneggiata dal tentativo di strappare la placca antitaccheggio.
Gli agenti hanno chiesto alla donna se avesse sottratto qualcosa all’interno del negozio: lei ha negato mostrando il contenuto della borsa, dove però si trovava un fondotinta, per altro danneggiato, che risultava essere stato prelevato nell’esercizio commerciale.
Gli agenti del Nucleo Reati Predatori hanno prontamente notato che la donna stava tentando di celare – senza riuscirci – i due capi di abbigliamento sottratti indossandoli uno sopra l’altro e nascondendoli sotto la giacca.
Le hanno dunque chiesto di rendere conto di quello che stava indossando. La donna ha aperto la giacca: aveva indosso una maglia nera e una verde, quest’ultima palesemente danneggiata dalla rimozione del dispositivo antifurto. Da entrambe pendeva ancora il cordoncino da cui era stato staccato il cartellino prezzo. A quel punto, non ha potuto che ammettere di aver sottratto i capi.
Gli agenti del Nucleo Reati Predatori l’hanno pertanto condotta negli uffici di piazzale Ortiz per l’identificazione certa e l’esecuzione di perquisizione personale, essendo stata colta in flagranza di reato.
Si trattava di M.C.G., 27enne residente a Genova, già nota per precedenti penali.
Oltre alle maglie, la giovane ha prelevato anche un orologio da polso e un altro prodotto di cosmetica. Nella borsa, gli agenti hanno rinvenuto anche una parte di sostanza stupefacente, che è stata sequestrata.
E’ di 116 euro il valore complessivo della merce sottratta o danneggiata.
Per M.C.G. è scattato l’arresto per tentato furto aggravato dalla violenza sulle cose e l’obbligo dei domiciliari fino all’udienza di direttissima.
Nella giornata odierna l’arresto è stato convalidato ed il Tribunale ha disposto l’obbligo di firma presso l’ufficio della Polizia Locale per 3 giorni la settimana.