Un ecuadoriano di 42 anni, residente a Chiavari, ieri è stato condannato dal Tribunale di Genova a 5 anni e 8 mesi di reclusione con rito abbreviato (sconto di un terzo della pena).
Secondo i giudici, l’operaio tentò di uccidere la figlia appena 12enne a coltellate, dopo averle trovato alcuni messaggi “hot” sullo smartphone inviati da un connazionale adulto.
L’inquietante e drammatico episodio risale al febbraio dell’anno scorso. Era successo in piazza Sanfront a Chiavari, dove era intervenuta la polizia.
In un primo momento, il 42enne aveva indicato i fatti agli investigatori, ma dopo avere trasportato la bimba ferita al Gaslini aveva tentato di cambiare versione raccontando di essere stato aggredito da un malvivente e che la povera vittima si era fatta male durante la colluttazione con tale fantomatico, quanto inesistente aggressore.
A seguito di una rapida indagine, gli inquirenti lo avevano smascherato e arrestato per tentato omicidio. Accusa riconosciuta dai giudici del Tribunale.