Purtroppo il bilancio è destinato ad aggravarsi
Purtroppo si aggrava il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia e il nord della Siria.
Le autorità locali parlano di almeno 1.358 morti nei due Paesi.
Il presidente della Turchia Erdogan ha dichiarato che il terremoto in Turchia ha provocato 912 morti e 5.385 feriti, precisando che per ora è impossibile prevedere il numero esatto delle vittime.
In Siria un totale di almeno 446 tra zone controllate dal governo (326) e le altre aree (oltre 120).
Nel mentre sono proseguite per tutta la notte e in mattinata le scosse sismiche.
Sono oltre 30 le scosse di terremoto registrate finora
In Turchia, compresa la prima scossa di magnitudo 7.8, se ne sono registrate ben 30 importanti di cui una di magnitudo 7.5.
E’ quanto evidenzia l’Istituto geofisico statunitense USGS. Dopo il sisma di magnitudo 7.5 è stata registrata anche un’altra scossa, a circa 85 km a est, di magnitudo 5.8.
Secondo gli esperti si tratta del più grande terremoto visto negli ultimi 24 anni in questa regione.
Finora, in. Totale si sono verificate un centinaio di scosse di assestamento. Circa 53 di loro sono più di 4 gradi (sulla scala Richter). Sette di loro sono più di 5 gradi.
E’ stato di emergenza nel nord-est della Siria ed un appello è stato lanciato alle organizzazioni umanitarie.
Sono centinaia gli edifici crollati in seguito al sisma. Oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Mentre il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo, è crollata.
Le operazioni di soccorso continuano. Si ritiene che diverse persone siano ancora sotto le maceria e si teme che il bilancio di morti e feriti, sia destinato d aumentare.
Le forze armate turche hanno creato un “corridoio aereo di assistenza” per le squadre di ricerca e soccorso che arrivano nell’area del terremoto, riferisce l’emittente pubblica TRT Haber.
Alcuni paesi hanno già annunciato la loro disponibilità a inviare squadre di ricerca e soccorso nella zona colpita dal sisma.
Il terremoto è stato avvertito anche nelle province centrali della Turchia e anche in Israele.