I 762 milioni di euro per il sesto lotto del Terzo Valico “sono stati già individuati e verranno ripristinati” perché si tratta di un’opera fondamentale per la Liguria e per il Paese e non si può tornare indietro.
Lo ha dichiarato oggi il viceministro genovese delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, intervenuto a Effetto Giorno su Radio 24.
“Un inserimento iniziale nel decreto Genova – ha spiegato in sostanza il viceministro – era un tentativo di chiudere completamente il finanziamento dell’opera. Non è stato incluso per una questione che ha a che fare con la decretazione d’urgenza, che deve prevedere costi che riguardino attività che sono immediatamente cantierabili.
Sul Terzo Valico mi aspetto alla fine di ottobre l’analisi costi-benefici, da dove a mio avviso emergerà il fatto che un’opera completata per il 40 per cento e in una situazione come quella genovese abbia una valenza economica particolarmente rilevante.
Magari saranno fatti alcuni miglioramenti o cambiamenti in termini di riduzione di impatto ambientale in alcuni tratti. Dopodiché si provvederà in maniera definitiva al completamento dell’opera con le migliorie che eventualmente emergessero dall’analisi.
Sono disposto ad aspettare venti-trenta giorni per un’analisi costi-benefici, ma non sono disposto ad avere un’interruzione dell’opera o di mandare a casa un solo lavoratore nel frattempo che questa analisi costi-benefici venga in qualche modo ultimata”.