Una testa di manichino con i capelli biondi impiccata all’insegna del negozio.
E sotto, attaccato con dello scotch da pacchi alla saracinesca, un cartone bianco con la scritta: “Ci state mettendo il cappio al collo. Ringraziamo il Governo”. Firmato: “Camilla e Stefania”.
La comprensibile forma di protesta contro i vari ritardi dei pagamenti, i mancati provvedimenti economici e lo stop alle riaperture annunciate dal premier Giuseppe Conte per la fase 2 dell’emergenza coronavirus, è comparsa oggi in Corso Sardegna a Genova.
Si tratta del negozio “Le parrucchiere matte” poco distante dall’incrocio con via Cagliari.
“Noi spingiamo sulla riapertura dei saloni – ha dichiarato su fb una delle titolari – ma sull’aiuto da parte dello Stato che ci sta mettendo in ginocchio…
Con 600 euro, non ci paghiamo neanche metà affitto, i dipendenti in cassa integrazione non hanno ancora ricevuto nulla, le tasse non sono state sospese ma rimandate…
Ho letto sulla bacheca di una collega questa frase che mi ha colpito molto ‘SE LAVORARE NON È PIÙ UN DIRITTO, PAGARE LE TASSE NON È PIÙ UN DOVERE’ e credo che non c è nulla che riassuma al meglio tutto quello che ci sta succedendo”.