Tokyo, il genovese Mirabile, nel doppio misto, Gian Filippo, Sportiva Murcarolo, e Nardo, Canottieri Padova, concludono con il quinto posto
Un’annata in crescendo culminata nella qualificazione a Tokyo avvenuta nella decisiva regata di Gavirate lo scorso 5 giugno.
Una Paralimpiade disputata con determinazione e motivazione a livelli massimi, come dimostra il graduale miglioramento delle performance in ciascuno dei tre giorni di gara (batteria, recupero, finale).
Una finale cercata e voluta per questa formazione che ha all’attivo solo tre gare in altrettanti eventi internazionali, compresa proprio la Paralimpiade. Una finale che oggi Chiara Nardo e Gianflippo Mirabile disputano su una barca che è assente da nove anni (risale a Londra 2012 una finale nel doppio conclusa al sesto posto).
Con la consapevolezza di essere parte di una gara che si preannuncia dura, i due azzurri in corsia sei si staccano dai blocchi di partenza all’unisono con gli altri avversari e iniziano la loro corsa, testa in barca, verso il traguardo. L’Olanda balza al comando seguita dalla Cina, mentre l’Italia nella parte iniziale è nella mischia delle retrovie.
Lotta serrata, invece, tra Olanda e Cina per la prima posizione e al passaggio dei primi 500 metri la barca cinese ha la meglio su quella olandese, mentre a seguire passano nell’ordine Gran Bretagna, Polonia e Italia.
Subito dopo i 500 metri la Cina prende il lago staccando l’Olanda che subisce anche l’attacco della Gran Bretagna che balza in seconda posizione, mentre gli azzurri, con trentacinque colpi, a metà gara sono sesti dopo essere stati superati dalla Polonia.
Nella seconda parte di gara il gioco per il podio pare già definito con la Cina che continua la sua corsa vincente seguita dalla Gran Bretagna che va comunque all’attacco cinese, mentre per la terza posizione c’è l’Olanda.
I britannici a 1400 metri sferrano un attacco al cardiopalmo e superano la Cina, mentre a seguire l’Olanda consolida la terza posizione e l’Italia è sesta.
Negli ultimi trecento metri la Gran Bretagna si scatena e va a vincere una straordinaria medaglia d’oro, mentre l’Olanda accortasi della difficoltà cinese che paga la prima parte di gara, la attacca e sul finale supera i cinesi vincendo l’argento.
Cina terza con l’Italia che negli ultimi 500 metri va all’attacco per ricuperare posizione e supera i polacchi portandosi al quinto posto e migliorando il risultato paralimpico di questa barca.
Questo il pensiero espresso da Gian Filippo Mirabile a fine gara. “Sono contentissimo di questo risultato, abbiamo fatto una gara che era nelle nostre corde e, quindi, abbiamo dato il massimo in ogni fase di questa Paralimpiade.
Sono stati i miei primi Giochi e il quinto posto per ora va bene, poiché il nostro obiettivo era quello di centrare la finale e poi come secondo obiettivo c’era ovviamente il podio.
Oggi sono sono stati più bravi gli avversari e quindi non ho nulla da recriminare. Voglio ringraziare Luca Cecchinelli, il presidente della mia società, perché se sono qua è merito suo che mi ha invitato a fare canottaggio.
Voglio utilizzare questo spazio anche per ringraziare il Centro Medico Antietà di Genova che, da dipendente, mi ha permesso di completare la preparazione e onorare i vari collegiali, poiché hanno sempre acconsentito ad ogni mia richiesta, anche se non sono un libero professionista. Un grazie particolare ai miei tre figli Ivan, Yuri e Dennis che quando sono via mi curano la casa e le mie due gatte.
Grazie ai miei genitori, ai miei amici che mi seguono e mi supportano e, infine, grazie a Giovanni Santaniello, a tutto lo staff medico e fisioterapico e all’Italia del canottaggio che ci ha fatto sentire la loro vicinanza. Ora un po’ di riposo e si riparte ‘Road to Parigi’ … farò di tutto per esserci!”.
Ufficio Stampa FIC Liguria