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Tombamento Calata Concenter, soprintendente Bartolini interrogata dai pm

Ex presidente dell'Autorità portuale e attuale amministratore delegato (sospeso) di Iren Paolo Emilio Signorini

Mentre il consiglio regionale stava “blindando” il governatore ligure Giovanni Toti e respingendo la mozione di sfiducia delle minoranze, ieri pomeriggio in Procura a Genova è stata interrogata per circa un’ora e mezza  dal sostituto procuratore Luca Monteverde la soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e della provincia della Spezia Cristina Bartolini.

L’architetta Bartolini è stata sentita come persona informata sui fatti in particolare sul tombamento di Calata Concenter, che secondo gli inquirenti sarebbe stato una delle “utilità” ottenute dall’imprenditore Aldo Spinelli (ai domiciliari) dall’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini (in carcere) in cambio di denaro o altro.

Nelle carte della maxi inchiesta è spuntata anche un’intervista del settembre 2022 al quotidiano La Repubblica in cui l’architetta Bartolini “affermava che la Soprintendenza non aveva ricevuto comunicazioni o richieste da parte dell’Autorità portuale sulla volontà di procedere con il tombamento e che pertanto permaneva ancora la vincolante prescrizione del Ministero di evitare l’interramento per consentire un collegamento della Lanterna col mare”.

Secondo alcune captazioni telefoniche della Guardia di Finanza, Spinelli avrebbe poi chiesto a Signorini: “ma non dipende da Roma quel permesso li?”. E Signorini avrebbe risposto: “no…ma tu pensa questa qua (Bartolini, ndr) che non è che dice sediamoci a un tavolo per cercare di fare bene le cose. No! …E’ contenta di dire andate tutti a…”.

Tuttavia, dopo che Signorini si era “interessato”, il vincolo venne rimosso qualche mese dopo dopo.

All’architetta Bartolini i pm hanno chiesto grazie a chi e in base a quali rassicurazioni fu rimosso il vincolo.

Il verbale è stato secretato, come quello di altri testimoni. Uscendo da Palazzo di giustizia la soprintendente si è limitata a ribadire di non potere dire niente sull’interrogatorio.