Home Cronaca Cronaca Genova

Top ragazza sollevato in discoteca, Corsiglia scagionato da violenza sessuale

Una discoteca (foto di repertorio fb)

La ragazza ha denunciato il coetaneo genovese e ha ottenuto un indennizzo in denaro

Da reato sessuale a molestia semplice. Francesco Corsiglia, lo chef genovese di 25 anni, figlio di un noto cardiologo e amico di Ciro Grillo, con il quale è sotto processo a Tempio Pausania per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa coetanea italo norvegese, oggi è stato prosciolto in udienza preliminare dal giudice del Tribunale di Genova dall’accusa di violenza sessuale su una ragazza diciannovenne alla quale, nella notte tra il 29 e il 30 luglio del 2023, avrebbe sollevato il top mentre ballava in una discoteca del capoluogo ligure.

A chiedere la riqualificazione del reato in molestia semplice sono stati gli avvocati difensori di Corsiglia, gli stessi che lo rappresentano in aula a Tempio Pausania.

Il pm si è quindi associato alla richiesta dei difensori e la gup genovese l’ha accolta prosciogliendo l’imputato dal reato di violenza sessuale.

Alla ragazza Corsiglia ha versato una somma di denaro come forma di risarcimento.

Il fatto contestato risale all’estate del 2023 quando il giovane, appena laureatosi in Spagna, era rientrato a Genova per trascorrere alcuni giorni con amici e famigliari decidendo di festeggiare in una discoteca di Corso Italia.

Mentre ballava in pista, aveva conosciuto la ragazza che gli aveva confidato di avere un piercing alla lingua e uno al seno. Nella confusione della musica e dei balli, Corsiglia le si era avvicinato per sentire quello che le stava dicendo e in maniera involontaria le aveva abbassato leggermente la scollatura del top che indossava.

Come risposta aveva ricevuto un sonoro ceffone e lui aveva tentato una reazione, mentre gli amici di lei gli si erano scagliati contro. Ne era nato un parapiglia, subito sedato dai buttafuori della discoteca.

La ragazza, anziché chiudere la vicenda, era poi uscita dal locale chiedendo l’intervento delle Forze dell’ordine e l’indomani aveva sporto formale denuncia alla caserma di Forte San Giuliano. E quindi ha ottenuto l’indennizzo in denaro.

Corsiglia ha sempre affermato di non avere mai tentato un approccio sessuale con la presunta vittima e di averle abbassato il top involontariamente.