Hemingway Days 2020. Giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 dicembre, fra Genova e Santa Margherita, ha luogo un nuovo “round” dell’edizione 2020 degli Hemingway Days.
Nati sul modello della tradizionale kermesse dedicata a Hemingway che si svolge ogni anno a Key West, in Florida, gli Hemingway Days sono un Festival diffuso che l’Associazione culturale Contatti di Barbara Garassino e Massimo Morasso sta organizzando, dal 2018, per tener viva l’attenzione sulla vita e l’opera di Ernest Hemingway, uno dei più grandi e influenti scrittori del ‘900, per oltre un trentennio (fra il 1922 e il 1954) assiduo frequentatore di Genova e di altre località in Liguria.
Le iniziative di questo terzo week-end di dicembre seguono alle due giornate inaugurali di ottobre, quando gli eventi in programma si sono concentrati fra Palazzo San Giorgio e il Galata Museo del Mare in città, e quella di metà novembre ambientata nella biblioteca civica di Alassio, dove si è svolta la prima tappa fuori Genova del Festival.
Giovedì 17 dicembre, in mattinata, teatro degli Hemingway Days è l’Auditorium dell’Istituto Nautico San Giorgio, che ospita la seconda puntata di Storie di porto. Si tratta di un “capitolo” del Festival, realizzato con il sostegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure e riservato agli studenti che si stanno formando come futuri operatori delle professionalità marittime, che prende spunto dalla partecipazione di Hemingway, quasi cent’anni fa, alla Conferenza Economica Internazionale di Genova, in qualità di giovane reporter. A raccontare in webinar ai ragazzi delle terze, quarte e quinte classi del Nautico il fondamentale “passo a due” fra il porto e l’economia della città è Leopoldo Da Passano, dirigente responsabile dell’area Economia e Porto in Confindustria Genova. Il suo intervento, un classico esempio di story-telling che è anche un invito al dialogo e al confronto, s’intitola Il porto di Genova. Un cuore operoso che batte ogni giorno.
Il giorno dopo, venerdì 18 dicembre, dalle 17:00, la sede del Festival diventa la Stanza della Poesia di Palazzo Ducale. Protagonista nella “casa” della poesia genovese è Louise Glück, la poetessa americana che è stata insignita un paio di mesi fa del Premio Nobel per la Letteratura. Ad avvicinare alla sua appartata figura intellettuale e alla sua intensissima poesia è Massimo Bacigalupo, professore emerito di Letteratura Anglo-americana dell’Università di Genova, collaboratore “storico” del Festival e principale traduttore italiano della Glück. Nell’occasione, i versi della Glück vivono nell’interpretazione di Claudio Pozzani, il direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova, apprezzato performer a livello internazionale.
Chiude la tre giorni, sabato 19 dicembre, la seconda tappa in Liguria degli Hemingway Days. Che, grazie al sostegno della Regione Liguria e alla collaborazione dell’Amministrazione locale, si sposta a Villa Durazzo-Centurione, nel bellissimo polo museale di Santa Margherita Ligure.
Il focus del pomeriggio, dalle 17:00, è il rapporto fra Hemingway e due delle sue Muse. La poesia, innanzitutto. Hemingway, infatti, oltre che straordinario narratore, è stato anche un (buon) poeta. I suoi versi sulla guerra, in particolare, danno conto di un’esperienza tutt’altro che dopolavoristica della poesia. E poi, l’ultima delle sue amanti conosciute, la nobildonna veneziana Adriana Ivancich. A raccontare queste “storie intime”, meno note eppure intrigantissime, dell’autore de Il vecchio e il mare sono rispettivamente lo studioso Giancarlo Contu e il poeta e traduttore Silvio Raffo, che dà vita anche a un reading di alcune poesie scritte dalla Ivancich. I versi di Hemingway vivono invece, anche a Santa Margherita, tramite la voce di Claudio Pozzani, il direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova.
“Questa nuova tre-giorni degli Hemingway Days testimonia di come il nostro non sia soltanto, ormai, un Festival su Hemingway in senso stretto. Agli Hemingway Days si parla di Hemingway, certo, ma a partire da Hemingway si parla anche del porto di Genova, di Louise Glück e di tanti altri grandi scrittori e tematiche importanti. La nostra presenza in questi giorni a Santa Margherita, e più avanti, in altre città in Liguria, dice da sé della nostra voglia di continuare a fare cultura, nonostante l’emergenza sanitaria. E racconta meglio di tante parole come il nostro piccolo Festival si stia affermando come una piattaforma culturale, unica in Italia, di riflessione pubblica sulla letteratura americana di ieri e di oggi”, commentano Barbara Garassino e Massimo Morasso, gli ideatori e co-direttori del Festival.
Per ottemperare alle normative di sicurezza imposte dall’emergenza da SarsCoV2, nessuno degli eventi in programma si tiene in presenza di pubblico. L’incontro di giovedì 17 con Da Passano dall’Istituto Nautico San Giorgio è una videoconferenza riservata agli studenti dei nautici liguri; mentre speech e letture di venerdì 18 e sabato 19 vengono trasmessi in diretta streaming, sul sito (www.hemingwaydays.it) e sui canali social del Festival.
Oltre la giornata del 19 dicembre a Santa Margherita Ligure, gli Hemingway Days 2020 continueranno in Liguria il 23 gennaio a Rapallo (con un pomeriggio dedicato a Hemingway e il cinema) per concludersi a Genova, fra gennaio e febbraio 2021, nell’Auditorium dell’Istituto Nautico San Giorgio, con gli ultimi incontri del format “Storie di porto”, a cura di Giuseppe Conte e Luca Abatello.