Goletta Verde in Liguria dal 24 al 29 luglio con una formula inedita: puntando sul coinvolgimento dei cittadini per difendere le acque e le coste italiane
Centinaia di volontari saranno impegnati nei campionamenti delle acque e nel censimento dei rifiuti lungo le coste.
I dati e le storie del dossier Mare Monstrum ci consegnano, invece, un Paese che nel 2019 ha registrato oltre 23mila infrazioni accertate da Capitanerie di porto e forze dell’ordine, +15,6% di aggressioni illegali all’ecosistema marino rispetto al 2018 e 520 milioni di euro di beni sequestrati, anch’essi in crescita (+11,2%).
Per quanto riguarda la Liguria preoccupano i dati del dossier Mare Monstrum dove i consuntivi dell’anno 2019 peggiorano rispetto a quelli del 2018.
Nella classifica generale del “Mare illegale” che considera i reati collegati a iIlegalità nel ciclo del cemento nelle regioni costiere, inquinamento da depuratori, scarichi fognari e idrocarburi, inquinamento del suolo e radioattivo, pesca illegale, codice navigazione e nautica da diporto, la nostra regione peggiora la propria posizione passando dal nono posto in classifica al settimo.
Nel 2018 infatti le infrazioni accertate complessivamente ammontavano a 883 mentre nel 2019 sono salite a 1393 portando la percentuale delle infrazioni totali dal 4,3% al 5,9% rispetto alle infrazioni nazionali.
Per km lineare di costa significa che avvengono 4 infrazioni all’anno, una ogni 250 metri.
A pesare sul peggioramento della situazione l’analisi dei dati sul cemento illegale.
Pur non essendo più gli anni della “conquista” della costa ad ogni costo, dove l’abusivismo era una pratica assodata e fiorivano gli ecomostri, risultano decisamente importanti il numero delle infrazioni accertate nel ciclo del cemento illegale dove la Liguria risulta settima nella classifica regionale, dove le infrazioni accertate passano dalle 232 del 2018 alle 555 del 2019.
Le persone denunciate e arrestate aumentano da 425 a 523 e i sequestri effettuati passano da 42 a 70.
Preoccupa anche la situazione della pesca di frodo dove la Liguria risulta quarta nella classifica regionale (mantenendo questa posizione dallo scorso anno). In questo settore aumentano le infrazioni accertate da 360 a 549 così come le persone denunciate (da 360 a 547) e il numero dei sequestri effettuati, da 9 a 11.
Un miglioramento lo si percepisce invece nella classifica del “Mare inquinato”, collegata soprattutto alla presenza di scarichi abusivi di acque non depurate e non allacciate alla rete fognaria. In questo caso la nostra regione passa dalla nona posizione alla tredicesima e le infrazioni accertate diminuiscono dalle 242 del 2018 alle 165 del 2019. Diminuzione anche per le persone denunciate e arrestate (da 311 a 363) e per i sequestri effettuati, da 42 a 70.
“Anche quest’anno porteremo l’attenzione sulla costa e sul mare – commenta Santo Grammatico presidente di Legambiente Liguria– un territorio molto delicato, ampiamente sfruttato come denunciamo con il nostro dossier Mare Monstrum. In Liguria il programma delle iniziative in via di definizione seguirà i protocolli previsti per l’emergenza Covid e tanti saranno i temi che “navigheranno” a bordo della nostra Goletta Verde. Con i nostri circoli le riflessioni andranno dallo stato delle coste e la loro erosione al tema delle spiagge libere, dalle trasformazioni compatibili con un turismo sostenibile alle migrazioni delle persone che attraversano il Mediterraneo e raggiungono i nostri confini. Dalla presenza dei rifiuti nel Santuario dei mammiferi marini agli scarichi abusivi e non depurati ancora presenti. La nostra campagna sarà anche l’occasione per sottolineare la grande qualità dei territori e dei comprensori affacciati sul mare con i loro pregi, le aree marine protette e i parchi prospicienti il mare”.
Fondamentale, come sempre, il contributo dei cittadini cui è dedicato il claim delle due campagne “La Goletta più importante sei tu”. Tramite il form di SOS Goletta, si potranno segnalare a Legambiente situazioni sospette di inquinamento di mare, laghi e fiumi per consentire all’associazione e ai suoi Centri di azione giuridica di valutare la denuncia alle autorità.
È possibile consultare e scaricare il dossier Mare Monstrum 2020 sul sito www.legambiente.it