Torna il Festival dell’Eccellenza al Femminile a Genova. Un ricco programma dal titolo “Icone”, dal 15 ottobre all’ 11 dicembre.
Torna il Festival dell’Eccellenza al Femminile 2022.
La XVIII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile presenta un programma “al Femminile” dal titolo ICONE, a Genova dal 15 ottobre all’ 11 dicembre 2022 realizzato in collaborazione con il Comune di Genova per “Genova Città dei Festival” e con il Teatro Nazionale di Genova nelle sale Eleonora Duse, Gustavo Modena, Mercato, nel foyer del Teatro Ivo Chiesa, e in altri luoghi della città dal TIQU – Teatro Internazionale di Quartiere nel centro storico, alle periferie con un progetto teatrale itinerante a Sampierdarena per i Rolly Days nelle Ville storiche Spinola di San Pietro e Villa Imperiale Scassi e in altri spazi.
Il Festival vorrebbe creare un luogo deputato di riferimento cittadino e nazionale per attrici, registe, scrittrici, compagnie, performer, drammaturghe di ogni età, per affrontare la questione di genere nello spettacolo, con l’obiettivo di attrarre e valorizzare talenti e visioni artistiche nella ricerca di nuovi linguaggi, e promuovere modi diversi di concepire i ruoli delle donne che operano nello spettacolo dal vivo.
Il programma presenta spettacoli, laboratori, conferenze e premi offrendo una scelta multidisciplinare variegata, tra stili, generi teatrali e nuovi linguaggi performativi.
“Hanno percorso strade diverse non sempre fortunate, ma sono accomunate dall’essere diventate delle ICONE, punti di riferimento per tutte le donne ed anche per gli uomini. Hanno sfidato le convenzioni, stabilendo primati e modificando la Storia.
Sono ICONE di forza, coraggio e intraprendenza a cui guardare per trovare ispirazione e capire fino a dove possano spingersi le potenzialità delle donne” .
La ricerca teatrale del significato di ICONA è il fil rouge che accomuna gli spettacoli proposti per la XVIII edizione del Festival.
Il programma di Teatro “al femminile” si avvale della partecipazione artistica di personalità della scena contemporanea internazionale, mettendo insieme artiste più affermate e riconosciute in campo attoriale, registico e drammaturgico, e talenti più giovani, per favorire il passaggio del testimone nel ricambio generazionale.
Gli spettacoli sono diretti, interpretati e scritti da donne, senza però precludere la partecipazione e il confronto con attori, registi e autori che hanno dimostrato sensibilità nell’affrontare la questione di genere.
E per comprendere meglio lo spirito del nostro lavoro. vogliate condividere questa piccola considerazione sul Teatro come strumento di unione importante per il futuro dell’umanità: Il Teatro è un grande atto di amore collettivo, dove le donne e gli uomini guardano insieme la vita scorrere sul palcoscenico per imparare a vivere meglio. Consuelo Barilari
TEATRO NAZIONALE DI GENOVA – Direttore Davide Livermore:
“È una collaborazione cui teniamo molto: dare spazio al teatro che racconta e problematizza una prospettiva importante come quella dell’eccellenza femminile, significa anche rispettare la missione di un teatro pubblico, qual è il Teatro Nazionale di Genova, che intende sempre più aprirsi alla città, intercettare le migliori tendenze creative, sostenere le iniziative e le organizzazioni che agiscono sul territorio, tra cui spicca il Festival diretto da Consuelo Barilari.
Tanto più ha senso questa collaborazione perché mette al centro dell’indagine la qualità, il talento, la creatività di una scena femminile di grande potenza e di grandissima profondità. Siamo felici, dunque, di ospitare nelle nostre sale gli spettacoli in cartellone, che entrano a pieno titolo nella nostra stagione.
E crediamo che mai come oggi sia importante riflettere, in particolare, sulla dialettica donna-potere, tema affascinante e complesso che sto affrontando anche nell’allestimento della Maria Stuarda di Schiller, che apre la stagione 2022/2023.
Maria Stuart e Elisabetta I, due “icone” – per citare il tema del Festival – che ancora oggi fanno riflettere su una dialettica insidiosa e irrisolta, tanto più in una società patriarcale e chiusa come la nostra.
Il teatro ha questa forza: sa dirci quanto siamo cambiati e quanto ancora possiamo, e dobbiamo, cambiare.
Nella narrazione del Festival dell’Eccellenza Femminile trovo questo invito ad un confronto serrato con modelli di vita cui guardare. Per capire chi siamo, e per capire chi saremo”