Torna la rassegna “Dialoghi sulla rappresentazione”. Dal 7 settembre al 29 settembre a Genova per Teatro Pubblico Ligure.
Torna la rassegna “Dialoghi sulla rappresentazione”, XV edizione.
Si parla di tempo, perché nessuno può farne a meno. Intorno a questo tema ruota la XV edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione”, in programma a Palazzo Tursi e a Palazzo Reale di Genova dal 7 al 29 settembre 2022 con il sottotitolo “Dal trapassato remoto al futuro semplice”.
Da quindici anni i “Dialoghi”, progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, propongono una riflessione che va oltre i confini del teatro per abbracciare altre discipline e collegarle in un affresco d’attualità su un aspetto del nostro vivere comune.
Negli anni recenti più di un fatto, come ben sappiamo, ci ha portato a riflettere sul nostro rapporto con il tempo e con le scadenze in cui assumere decisioni individuali e collettive.
Tanto è bastato per riunire letterati, fisici, matematici, traduttori, filologi, scrittori, filosofi e parlarne insieme a loro. Sono Corrado Bologna, Guido Tonelli, Piergiorgio Odifreddi, Laura Salmon, Daria Farafonova, Stefan Klein e Maurizio Ferraris.
«Il tempo – dichiara Sergio Maifredi, ideatore e direttore artistico dei “Dialoghi sulla rappresentazione” – è il bene di cui sentiamo più la mancanza nella nostra epoca.
Ed è un paradosso, perché la nostra è, forse, l’epoca con il maggior tempo libero nella storia dell’umanità. Mentre parliamo il tempo sarà già fuggito, come se ci odiasse, scriveva Orazio.
E questa sensazione ci accompagna, lasciandoci un senso di ansia, di impotenza, di impossibilità di afferrare la vita, di viverla qui e ora, nel presente, non nel ricordo del passato o nella speranza del futuro. Ma il tempo, come il denaro, non è una ricchezza in sé.
Acquista valore nel suo potere di scambio. Tempo per conoscere, tempo per studiare, tempo per viaggiare, per amare, per lavorare, per riposare. C’è un tempo per ogni cosa sotto il sole. Ma appunto un tempo per: in mancanza di quel per, si apre il baratro, il vuoto. Abbiamo vissuto forse l’unico momento, a memoria d’uomo, in cui tutto, nel mondo, per lunghi mesi, è stato sospeso.
Improvvisamente abbiamo avuto abbondanza del bene di cui tutti sentivamo la mancanza: il tempo. Ma era un tempo celibe, almeno per chi non ha saputo o potuto convertirlo, scambiarlo, combinarlo. Il tempo è la sostanza di cui è fatta la vita e, forse, un senso possibile del nostro essere nel mondo è imparare ad andare a tempo con la vita».
“Dialoghi sulla rappresentazione/Il tempo” è una produzione del Teatro Pubblico Ligure, realizzata con il sostegno del Comune di Genova, della Regione Liguria e del Ministero della Cultura, in collaborazione con Palazzo Reale di Genova e Goethe-Institut Genua, con il patrocinio di Rai Liguria.
Gli appuntamenti iniziano alle 17.30 e sono a ingresso libero a Palazzo Tursi, mentre a Palazzo Reale è previsto il biglietto d’ingresso al Museo (5 euro). Prenotazione obbligatoria al cellulare tel. 348 2624922 o alla mail info@teatropubblicoligure.it.
Si consiglia a chi volesse contestualmente visitare il Museo di Palazzo Reale, di farlo intorno alle 17.00 o comunque prima dei “Dialoghi”. È gradita l’iscrizione alla Newsletter di Teatro Pubblico Ligure. Tutti gli aggiornamenti su www.teatropubblico.it.
La XV edizione di “Dialoghi sulla rappresentazione”, dedicata a “Il tempo. Dal trapassato remoto al futuro semplice” prende il via mercoledì 7 settembre alle 17.30 a Palazzo Tursi (via Garibaldi 9) con l’intervento di Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate, su “Il tempo ritrovato. Da Sant’Agostino a Gabriel García Márquez”, accompagnato dalle letture di Andrea Nicolini.
«Letteratura – spiega Bologna – è narrare sé stessi, la propria esistenza e quella degli altri esseri umani, raccontare il mondo e la sua storia, anche inventando prospettive del tutto immaginarie».
Dalle meditazioni sul tempo di Agostino nelle “Confessioni”, l’Occidente si è affacciato su una nuova idea di temporalità interiore, strettamente legata alla memoria e alla speranza. Tutte la letteratura europea, dalla “Recherche du temps perdu” di Marcel Proust a “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez, si confronta con questo passar del tempo dentro di noi.
Venerdì 9 settembre alle 17,30 l’appuntamento è a Palazzo Reale (via Balbi 10) con Guido Tonelli, fisico del CERN – Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire, professore ordinario dell’Università di Pisa e ricercatore associato dell’INFM – Istituto Nazionale per la Fisica della Materia, uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs. Con lui si parla di “Tempo.
Il sogno di uccidere Chrónos”, con le letture di Andrea Nicolini. Per i fisici il tempo non è un concetto astratto, ma una sostanza materiale che occupa l’universo e si deforma, vibra, oscilla. Da Newton a Einstein, da Planck all’orologio cosmico, il tempo è stato protagonista di metamorfosi vertiginose, affascinanti e mostruose, fino alle più recenti domande ancora senza risposte perché rimane da capire, ad esempio, per quale motivo i buchi neri riescano ad annullarne la corsa.
Per avventurarci in questa straordinaria vicenda, dobbiamo accettare un paradosso e chiederci cosa ci fosse all’inizio, per immaginare il non-luogo del non-tempo da cui scaturirono le coppie indissolubili spazio-tempo e massa-energia.
Martedì 13 settembre alle 17,30 a Palazzo Tursi (via Garibaldi 9) il matematico e divulgatore Piergiorgio Odifreddi spiega perché “C’è un tempo per ogni cosa e un tempo per ogni calendario”.
Il punto di partenza è che la durata di un anno può essere stabilita in tanti modi diversi, ma tutti matematicamente esatti. Dagli egizi e dai romani, si arriva al calendario gregoriano e a quello del poeta persiano Omar Khayyam, passando per le piene del Nilo e per il ragionamento che ha portato alla convenzione dell’anno bisestile.
Mercoledì 14 settembre alle 17,30 a Palazzo Tursi (via Garibaldi 9) Laura Salmon, professore ordinario di Slavistica all’Università di Genova, e Daria Farafonova, traduttrice e docente alle Università di Macerata e Urbino, parlano di “Dostoevskij, la relatività e il tempo”, accompagnate dalle letture di Andrea Nicolini.
Il punto di partenza è una data: 19 novembre 1849. A San Pietroburgo, quel giorno di quell’anno, l’autore di capolavori come “Delitto e castigo” e “I fratelli Karamazov”, si trova davanti al plotone d’esecuzione. Ha 28 anni. Dopo alcuni interminabili minuti, invece dell’ordine di sparare arriva la grazia dello zar Nicola I.
La pena di morte è commutata in otto anni di lavori forzati in Siberia. L’evento segnerà per sempre lo scrittore, il suo modo di percepire e rappresentare il tempo, la vita, il mondo. La sua opera riflette il paradosso della relatività, espresso nella verità nascosta di un universo umano in cui “un istante equivale a un miliardo di anni”.
Giovedì 22 settembre alle 17,30 a Palazzo Tursi (via Garibaldi 9) arriva da Berlino lo scrittore tedesco Stefan Klein, protagonista di un appuntamento organizzato in collaborazione con il Goethe-Institut Genua. Nato nel 1965 a Monaco di Baviera, è considerato uno degli scrittori scientifici più influenti in Europa.
Il suo intervento “Il tempo: la sostanza di cui è fatta la vita” sarà riportato in italiano grazie alla traduzione consecutiva di Soledad Ugolinelli. Stefan Klein ci accompagna nell’esplorazione di una delle attività più raffinate della mente alla quale partecipano quasi tutte le funzioni del nostro cervello. Scopriremo come funzionano i ritmi circadiani, a psicologia della memoria e della percezione, perché alcuni di noi sono attenti e ricettivi fin dal primo mattino (le allodole) e perché per altri tirare fino a tardi è la più naturale delle cose (le civette).
Scopriremo perché il tempo ci sembra sempre poco e come fare per prendercene cura e così prenderci cura anche, un poco, di noi stessi perché, come scrisse Benjamin Franklin “il tempo è la sostanza di cui è fatta la vita”.
Infine, giovedì 29 settembre alle 17,30 a Palazzo Reale (via Balbi 10) sarà Maurizio Ferraris, professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, a chiudere la quindicesima edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione” con l’intervento “Non c’è più tempo”. Ecco una frase che una macchina non potrà mai dire. E proprio per questa ragione una macchina, incapace di noia e di speranza, da sola non andrà mai da nessuna parte. Dopo avere fatto un giro a trecentosessanta gradi, torniamo all’uomo e al suo destino.
BIOGRAFIE
Corrado Bologna
Nato a Torino nel 1950, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate. Si è occupato di teratologia medio-latina e romanza, dei primi trovatori provenzali, di Dante, di storia della tradizione manoscritta fra Origini ed età moderna, dell’attività filologica intorno ai testi romanzi nel XVI secolo, del Romanzo di Alessandro, di C. E. Gadda e R. Longhi. Ha collaborato alla Letteratura italiana Einaudi e pubblicato, fra l’altro, un’edizione commentata del Liber monstrorum de diversis generibus (Milano 1977), Tradizione e fortuna dei classici italiani (Torino 1994), Flatus vocis. Antropologia e metafisica della voce (Bologna 1992); La macchina del “Furioso” (Torino 1998); inoltre ha scritto sulle «figure» della Fortuna e degli Alberi della Vita e della Luce. Ha curato volumi di saggi di K. Kerényi, J. Starobinski, G. R. Cardona.
Daria Farofonova
È una filologa, traduttrice e saggista. Ha conseguito due dottorati di ricerca, in Filologia e in Lingua, letteratura e civiltà italiana. Ha insegnato lingua e cultura italiana all’Università di San Pietroburgo ed elementi di cultura russa, lingua, traduzione e letteratura russe nelle Università di Urbino e Macerata. Ha pubblicato numerosi saggi su Michelangelo, Pirandello, Dostoevskij ecc. Ha tradotto in russo i volumi ‘Lezioni di economia civile’ di A. Genovesi e ‘Il Regno e la Gloria’ di G. Agamben.
Maurizio Ferraris
Nato a Torino nel 1956, ha scritto più di sessanta libri, molti dei quali tradotti in varie lingue. Gli ultimi sono Agostino. Fare la verità (il Mulino) e Documanità. Filosofia del Mondo Nuovo (Laterza). Professore ordinario di filosofia teoretica, è presidente del Labont – Center for Ontology. Editorialista di La Repubblica, della Neue Zürcher Zeitung e di Libération, dirige “Scienza Nuova”, l’istituto di studi avanzati dedicato a Umberto Eco.
Stefan Klein
Nato nel 1965 a Monaco di Baviera, è considerato uno degli scrittori scientifici più influenti in Europa. Ha studiato fisica e filosofia analitica a Monaco, Grenoble e Friburgo e si è laureato in biofisica. Ma dopo alcuni anni di ricerca accademica ha iniziato una nuova carriera come scrittore di scienze perché “voleva ispirare le persone con una realtà più eccitante di qualsiasi thriller”.Dal 1996 al 1999 è stato redattore scientifico presso Der Spiegel, una testata giornalistica; nel 1998 ha vinto il prestigioso Georg-von-Holtzbrinck-Preis per il giornalismo scientifico. Il suo libro “The Science of Happiness”, pubblicato nel 2002 (traduzione inglese 2006), si è classificato in tutte le liste dei bestseller nazionali per oltre un anno e gli è valso un riconoscimento mondiale. Nel 2006 ha pubblicato il suo acclamato best seller “The Secret Pulse of Time” (inglese 2007), “Survival of the Nicest” (inglese 2014). Il suo ultimo lavoro pubblicato in inglese è “On the Edge of Infinity”, il suo ultimo lavoro è “How we Change the World: A Brief History of Creativity”. Le opere di Klein sono state tradotte in 27 lingue e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti sia in Europa che all’estero. Stefan Klein è professore di studi critici all’Università delle arti di Berlino. Vive come scrittore freelance a Berlino.
Sergio Maifredi
Nato a Genova nel 1966, regista, presidente e direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure, da lui fondato nel 2007. Dirige teatri e festival. È ideatore di progetti di audience engagement e community development (Atlante del Gran Kan) per Amministrazioni Pubbliche e Comuni, Fondazioni, Istituti Italiani di Cultura e Istituzioni internazionali. Dal 2019 è direttore artistico per la Città di Barletta dell’evento storico La Disfida di Barletta. Direttore artistico di Cinque Terre Art Festival e Portus Lunae Art Festival. Ideatore del progetto di rete STAR sistema teatri antichi romani. Curatore delle mostre d’arte Yves Klein, judo e teatro, corpo e visioni (2012) con Bruno Corà e Tutto il Teatro in un manifesto, il manifesto d’arte in Polonia a vent’anni dalla caduta del Muro (2009) a Palazzo Ducale di Genova. Ha diretto oltre cinquanta spettacoli.
Piergiorgio Odifreddi
Matematico e scrittore, nato a Cuneo nel 1950. Laureato in matematica a Torino (1973), ha proseguito gli studi negli Stati Uniti presso le università dell’Illinois e della California, e in Russia presso l’università di Novosibirsk. Tornato in Italia, è stato docente di matematica all’università di Torino (2001-07).
Ha svolto attività di ricerca nel campo della teoria della ricorsività, ed è anche saggista e storico della scienza. Attivo nella divulgazione scientifica, tra le sue pubblicazioni occorre citare: La matematica del Novecento: dagli insiemi alla complessità (2000); La repubblica dei numeri (2002); Il vangelo secondo la scienza. Le religioni alla prova del nove (2005); Incontri con menti straordinarie (2006); Perché non possiamo essere cristiani (2007); Il matematico impenitente (2008); Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede (2009); C’è spazio per tutti.
Il grande racconto della geometria (2010); Caro Papa ti scrivo (2011); Una via di fuga. Il grande racconto della geometria moderna (2011); Incontri con menti straordinarie (2012); Abbasso Euclide (2013); Come stanno le cose. Il mio Lucrezio, la mia Venere (2013); Sulle spalle di un gigante (2014); Il museo dei numeri (2014); Il giro del mondo in 80 pensieri (2015); Che cos’è la verità (2016); Dizionario della stupidità. Fenomenologia del non-senso della vita (2016); Dalla Terra alle lune (2017); La democrazia non esiste.
Critica matematica della ragione politica (2018); Il dio della logica. Vita geniale di Kurt Gödel matematico della filosofia (2018); Il genio delle donne. Breve storia della scienza al femminile (2019); In cammino alla ricerca della verità. Lettere e colloqui con Benedetto XVI (2022). Dal 2007 è promotore del Festival della Matematica a Roma.
Laura Salmon
È professore ordinario di Slavistica e Teoria della Traduzione all’Università di Genova, e autore di numerosi libri e saggi accademici. Ha tradotto in italiano diverse opere di narrativa e poesia russa. Per il Melangolo ha pubblicato “Se son rose, sfioriranno. Pensieri paradossali” (2020).
Guido Tonelli
Fisico del CERN, professore ordinario dell’Università di Pisa e ricercatore associato dell’INFN, è uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs, risultato che ha portato all’assegnazione del premio Nobel per la fisica a François Englert e Peter Higgs. Per il suo contributo a questa scoperta ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali.
Fra i più prestigiosi lo Special Prize for Fundamental Physics, il premio Enrico Fermi e la Medaglia d’onore del Presidente della Repubblica. Ha pubblicato per Rizzoli “La nascita imperfetta delle cose”, con il quale ha vinto il Premio Letterario Galileo per la divulgazione scientifica. “Genesi. Il grande racconto delle origini”, e “Tempo. Il sogno di uccidere Chronos” entrambe pubblicate per Feltrinelli, sono i suoi libri più recenti.
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