“In barba all’emergenza sanitaria e bypassando il territorio, che non è stato informato e dunque non ha potuto confrontarsi sulla questione, tutta la giunta regionale ha votato a favore per dare ufficialmente il via alla privatizzazione del secondo piano dell’ospedale di Rapallo”.
Lo ha riferito ieri il capogruppo regionale Fabio Tosi (M5S).
“Noi – ha aggiunto Tosi – siamo sempre stati contrari alla possibilità di consegnare ai privati una parte del nostro ospedale. La mia e nostra contrarietà si rafforza ancora di più, ora che tutta la Sanità regionale sta attraversando un momento delicatissimo di cui ancora non si vede la fine: ora più che mai, il pubblico si deve rafforzare.
L’iter l’avevamo già denunciato mesi fa. Eravamo stati tacciati di essere male informati. Ma la verità alla fine è venuta a galla: con l’ultima delibera di giunta, una porzione importante del ‘Nostra Signora di Montallegro’ sarà dato in affidamento a un ‘partner privato’.
Così facendo, la giunta Toti porta avanti il progetto di privatizzazione della nostra sanità, che negli atti ufficiali regionali corrisponde al 15% del totale.
Per quanto riguarda il nosocomio rapallese, ci sono alcuni aspetti che andrebbero tenuti in considerazione e dovrebbero essere oggetto di confronto tra tutte le parti coinvolte: ad esempio, quale ritorno avranno, da questa ‘riorganizzazione’, i cittadini e il Comune di Rapallo?
Ricordo che quando si avviò la costruzione del nuovo ospedale, il Comune, e dunque i cittadini con le loro tasse, supportò i costi dell’opera per un totale di 5 miliardi delle vecchie lire.
Questo è un passaggio e un aspetto di non poco conto: è giusto privatizzare ciò che è stato finanziato con i soldi dei contribuenti?
Quest’operazione rischia di lasciare il Comune e tutti i cittadini di Rapallo con il cerino in mano.
Anziché ragionare di ‘partner privati’, proviamo a mettere sul piatto un paio di proposte concrete e tutt’altro che fuori luogo o superate: portare il punto di primo intervento in funzione per 12 ore; garantire l’operatività continua di tutti i reparti e ambulatori, senza interruzioni.
Ora comunque è chiaro: il tema della privatizzazione del secondo piano dell’ospedale di Rapallo, che ho più volte sollevato durante l’ultima campagna elettorale per le elezioni regionali, non è mai stato oggetto di confronto o di dibattito. Il perché è evidente: qualcuno ci avrebbe perso la faccia”.