Come può un presidente di Regione, se gli vengono revocati gli arresti domiciliari, commettere reati dello stesso tipo per cui è indagato?
Se lo facesse, o sarebbe uno scemo oppure un diabolik.
Ovviamente Giovanni Toti non è nessuno dei due.
E poi il governatore ligure ha dichiarato apertamente che non correrà per un terzo mandato. Aveva lanciato un segnale forte.
Questa decisione è la risposta politica della magistratura alla riforma Nordio approvata ieri in Parlamento. La guerra dei trent’anni non è mai finita.
Non resta che puntare alla Cassazione, dove il problema dovrebbe essere risolto a favore di Toti.
In caso contrario, le dimissioni diventerebbero un’opzione non trascurabile per il bene della Regione Liguria. Prof. Paolo Becchi
Giudici Riesame seguono i pm: Toti resti ai domiciliari. Ora ricorso in Cassazione