L’avvocato genovese Stefano Savi, legale difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ha depositato stamattina il ricorso in Cassazione sulla richiesta di attenuazione delle misure cautelari respinta in prima istanza dalla gip Paola Faggioni e successivamente dai giudici del Tribunale del Riesame di Genova.
Il legale aveva chiesto la revoca degli arresti domiciliari, scattati martedì 7 maggio per una presunta corruzione elettorale e, in seconda battuta, una misura restrittiva meno afflittiva.
Sarà comunque difficile che i giudici della Corte di Cassazione si esprimano prima della fine della fine dell’estate.
Intanto, Toti oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia in cui è stato chiamato a difendersi dalla seconda accusa ossia quella di finanziamento illecito ai partiti legato alla campagna per le elezioni comunali del 2022 vinte dall’attuale sindaco Marco Bucci (non indagato).
Toti, arrivato nella caserma ‘Tullio Santini’ della Guardia di Finanza della Spezia, si è collegato in video collegamento, ma ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande della gip Paola Faggioni. D’altronde, durante l’interrogatorio fiume del 23 maggio scorso a Genova, durato quasi 9 ore, davanti a ben tre pm genovesi, il governatore ligure aveva già risposto a tutte le domande.