“La Liguria sta vivendo la peggiore ondata maltempo e l’autunno più piovoso da 1953 ad oggi. E’ chiaro che il combinato disposto degli effetti di questa perturbazione con le decine di strade provinciali e comunali interrotte dalle frane e le due autostrade A26 e A6 la prima a percorrenza ridotta e l’altra ancora chiusa, determina una situazione straordinaria per cui servono strumenti di eccezionale portata sia legislativa sia economica”.
Lo ha dichiarato oggi il governatore Giovanni Toti.
“Credo – ha aggiunto Toti – che sia un’emergenza paragonabile a quella che abbiamo affrontato dopo il crollo del Ponte Morandi, al netto del fatto che fortunatamente, anche grazie alla nostra Protezione civile, non ci sono state vittime.
Per quanto riguarda la frana in via Caorsi a Sori, la persona coinvolta è stata aiutata dai vigili del fuoco e sta bene.
Sono in corso le valutazioni per far allontanare i residenti della palazzina interessata dalla frana e valutare i danni.
Il bilancio di questa perturbazione lo faremo a chiusura dell’allerta perché è probabile che le precipitazioni in atto incidano negativamente sui moltissimi fronti di frana già aperti.
Per lo Stato di emergenza approvato il 21 novembre scorso in relazione all’ondata di maltempo che dal 18 ottobre all’8 novembre aveva interessato la Città Metropolitana e le province di Savona e della Spezia, la stima dei danni era stata di 77 milioni complessivi, di cui 17 milioni per le somme urgenze e 60 milioni per i danni infrastrutturali provocati al patrimonio pubblico.
Il Governo ha riconosciuto alla Liguria solo 9 milioni e 300 mila euro per le somme urgenze.
Mentre la conta dei danni, ad oggi, supera i 400 milioni di euro, comprensivi delle nuove somme urgenze, senza contare i danni provocati a privati e aziende.
Questo pacchetto nel suo complesso deve essere trattato con un intervento normativo straordinario, come avvenuto nel caso di Venezia o, rimanendo in Liguria, per la mareggiata del 2018.