“A Sanremo la situazione è sotto controllo e non certo analoga a quella vissuta nei momenti più difficili della pandemia da coronavirus, ma la prudenza è necessaria. Per questo sono state prese una serie di misure restrittive per i distretti sanitari 1 e 2 dell’Asl 1 Imperiese. Le persone ricoverate in terapia intensiva qui nell’ospedale di Sanremo sono 8 e domani si aprirà un nuovo settore di letti di terapia intensiva”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.
“La Liguria – ha confermato Toti – resta in area di criticità gialla anche la prossima settimana, in mezzo a un nord che ci circonda tutto arancione (tranne la Valle d’Aosta che rimarrà gialla, ndr).
E’ un risultato che deriva anche dal fatto che qui si siano gestiti in modo oculato e attento tutta una serie di situazioni, come facciamo dall’inizio della pandemia.
I dati di oggi, in un contesto che delinea un’incidenza che sta salendo in tutta Italia e una situazione comunque complessa, dicono che in Liguria oggi il numero dei guariti supera quello dei nuovi positivi e che calano i ricoverati, dopo alcuni giorni di crescita, in modo omogeneo su tutto il territorio regionale.
Anche i dati della Asl1 Imperiese ci dicono che le misure prese nei distretti 1 e 2 stanno dando qualche risultato.
Speriamo di aver invertito la tendenza con i sacrifici che abbiamo chiesto ai cittadini del distretto 1 e del distretto 2, sacrifici che devono essere indennizzati.
A questo proposito il decreto sui ristori è in fase di scrittura, lo vedremo nelle prossime ore: ci auguriamo che i risarcimenti arrivino in tempi ragionevoli.
Cresce l’incidenza nelle scuole, mentre cala tra le persone più fragili grazie ai vaccini.
La campagna vaccinale va avanti tutt’altro che a rilento. Rispetto alla popolazione totale ligure è stato vaccinato il 5,63% contro una media del 5,26% a livello nazionale per quanto riguarda le prime dosi, mentre se si considerano anche le seconde dosi la Liguria è al 2,58% contro il 2,43 % a livello nazionale.
Se risulta un maggiore ‘gap’ tra numero di dosi consegnate e quelle somministrate perché il target di riferimento è in numero assai più numeroso rispetto alle altre regioni”.