Il governatore ligure Giovanni Toti da oggi è stato messo sotto scorta.
La decisione è stata presa direttamente dal ministero dell’Interno, in seguito all’escalation delle minacce ricevute principalmente sui social network, anche a causa delle sue radicali posizioni a favore del vaccino anti Covid e dell’obbligo del Green pass per i lavoratori.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata il rinvenimento, avvenuto ieri sui muri del quartiere genovese di Oregina, vicino all’ex covo delle Brigate Rosse, della scritta “Giovanni Toti morto”, firmato “P38” ossia una delle pistole utilizzate dai terroristi rossi.
Il “dossier Toti” era già sul tavolo di Questura e Viminale da diverse settimane. Così è stato deciso di fare scattare la misura cautelativa della scorta.
A Toti è arrivata la solidarietà di diversi esponenti del centrodestra e, ieri pomeriggio con una telefonata, anche quella del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.