Per adesso è ancora prematuro parlare di aree “non è una cosa che avverrà tra domani e dopodomani”.
Lo ha riferito ieri il governatore ligure Giovanni Toti commentando la sua nomina a Commissario straordinario di Governo per la realizzazione ovvero per l’esercizio, anche a seguito di ricollocazione, delle opere e delle infrastrutture finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente nella Regione Liguria.
“Per il rigassificatore – ha aggiunto Toti – si conferma la volontà del Governo di una collocazione all’interno del nostro territorio. Fin dall’inizio abbiamo dato disponibilità, come Regione Liguria, a collaborare a quello sforzo per l’autonomia energetica del paese cercando ovviamente di trarne il massimo beneficio per famiglie e imprese e garantire fonti privilegiate di energia a costi competitivi.
Vi è un rigassificatore che dovrà essere posizionato ex novo nel piano energetico nazionale e vi è una ricollocazione di quello che, al momento, e attraccato a una banchina del porto di Piombino ma che, dagli accordi presi, dovrà spostarsi nei prossimi anni in una nuova collocazione.
Abbiamo cominciato questo ragionamento con il ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto e certamente uno di questi rigassificatori verrà posizionato nel Mar Ligure, perché deve servire le regioni del nord ovest, Liguria, Piemonte e Lombardia.
Avremo davanti tempo per confrontarci con il Governo e il parlamento per la migliore collocazione e anche per i ritorni che i territori devono avere.
Per adesso, comunque, è prematuro parlare di aree. Perché ci sono ipotesi che riguardano diverse collocazioni. Sicuramente sarà ‘off shore’, a molti chilometri dalla costa, ma poi, ovviamente, servono approfondimenti su condutture e occorre aprire un tavolo di trattativa con sindaci, Regione e Governo per i ritorni che riteniamo debbano essere importanti per la cittadinanza in termini di convenienza nell’utilizzo del prodotto e per le imprese che devono essere sicure di avere una fonte energetica privilegiata”.