L’indagine della Procura di Genova, durata quattro anni con pedinamenti e una valanga di intercettazioni, risolta con le dimissioni da governatore della Liguria e una pena della metà ovvero due anni da convertire in 1500 ore di lavori socialmente utili
“Amarezza e sollievo. E’ la fine di una vicenda tormentata. Un patteggiamento non significa essere colpevoli, un accordo con la Procura vuol dire trovare una mediazione tra le loro accuse. Quattro anni di inchiesta, intercettazioni e pedinamenti, si risolvono in qualcosa di molto derubricato rispetto a ciò di cui venivo accusato. Si dice che la montagna ha partorito il topolino, mi sembra che sia questo il caso”.
Lo ha dichiarato oggi l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che non andrà a processo, a seguito della diffusione della notizia del suo patteggiamento con la Procura di Genova: due anni e un mese di reclusione da convertire in 1500 ore di lavori socialmente utili (con in più la restituzione da parte del Comitato Toti delle somme direttamente contestate, circa 80mila euro, convogliate al suo comitato politico).
“L’accordo con la Procura di Genova – ha spiegato Toti – riconosce moltissime delle nostre ragioni. Nessun atto illecito è stato compiuto, tutte le pratiche sono legittime, tutti i soldi donati al mio comitato sono stati usati per la politica e non per arricchimento personale.
Resta, ad avviso dei pm, l’accusa di ‘corruzione ambientale’, ma se parlare con le imprese e portarle a investire quando le stesse sono finanziatrice della politici significa commettere un reato il problema non è di Toti, ma della politica.
Non ho ammesso nessuna colpa e vedermi riconoscere dalla Procura tutto questo è già un successo.
Mi prendo io un piccolo pezzo di responsabilità rispetto al collegamento tra quegli atti e i finanziamenti ricevuti dal Comitato Toti, per me del tutto legittimo e che non ha discriminato né aiutato nessuno.
Qualsiasi accordo prevede che ci si incontri a metà strada. In questo caso, ero accusato di corruzione propria, impropria, traffico di influenze, falso. Una serie di accuse che alla fine anche i pm hanno deciso che potevano essere derubricate in molto meno”.