“È chiaro che noi oggi abbiamo una regione che va a due velocità, con un’incidenza che nel Savonese ha superato la soglia dei 250 contagi su 100mila abitanti. Nell’imperiese non si è raggiunta quella quota, ma i numeri sono indubitabilmente in crescita. Mentre il genovesato, il Tigullio e La Spezia hanno valori decisamente meno preoccupanti, anche dal punto di vista della pressione ospedaliera”.
Lo ha dichiarato oggi il governatore ligure Giovanni Toti.
“A fronte di questo – ha aggiunto Toti – se nelle prossime ore e nei prossimi giorni non ci fosse una inversione dei dati, che purtroppo non vedo al momento molto probabile, è possibile che per alcuni di quei distretti sanitari o per le intere province si possa pensare a un prolungamento delle misure ulteriormente restrittive, tenendo però naturalmente conto dei parametri nazionali per l’assegnazione delle zone per l’intera regione.
È ovvio che se domani il Governo dovesse ulteriormente abbassare i parametri di soglia o introdurre nuovi elementi di rischio nei parametri che comportano la valutazione settimanale, è possibile che sia Regione Liguria ad affrontare alcune misure nel suo complesso e che non si necessitino misure di tipo localizzato, che ovviamente prenderemo come sempre sentito il ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità e il Comitato tecnico scientifico.
Si tratta di vedere se nelle prime due giornate di fascia rossa avremo una inversione del trend o se sia più prudente, utilizzando come abbiamo sempre fatto dall’inizio della pandemia il criterio della massima cautela, immaginare che alla mezzanotte del giorno di Pasquetta alcune zone della nostra regione non tornino in una fascia di minore rischio ma prolunghino la chiusura pasquale per alcuni giorni.
Questa mattina la nostra task force di Alisa stava elaborando un passaggio alla fase 4 del piano di contenimento pandemico ospedaliero per i presidi della Asl1 e della Asl2, aumentando i posti letto in modo precauzionale sia di terapia intensiva che di media intensità, in vista probabilmente di una pressione ospedaliera su quelle due aree che di solito è proporzionale all’aumento dell’incidenza nei giorni precedenti”.