“Finalmente l’assessore regionale competente ammette che in Liguria si sono verificati notevoli disservizi nelle procedure di tracciamento e assistenza dei pazienti positivi. Il fatto che succeda nello spezzino come ‘in tutta Europa’, per sintetizzare le parole di Giovanni Toti oggi finalmente in aula consiliare per rispondere alle interrogazioni sulla Sanità, non ci conforta.
E non è plausibile che si tenti di aggirare il problema chiamando ancora una volta in ballo la normativa nazionale, quando la stessa Regione Liguria avrebbe potuto fare meglio, magari accogliendo la disponibilità delle parafarmacie.
Ma sappiamo quanto questo tasto sia dolente per chi governa l’ente regionale. I fatti nudi e crudi, da due anni a questa parte, è che le difficoltà si sono accavallate e a pagare sono stati i cittadini”.
Lo ha dichiarato stamane il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che in consiglio regionale ha interrogato l’assessore alla Sanità Giovanni Toti per sapere “come Regione Liguria intenda intervenire al fine di rendere efficiente il tracciamento e la presa in incarico da parte dell’Asl5 Spezzino dei pazienti Covid, rendendo possibile in tempi certi e rapidi un percorso di assistenza completo, anche domiciliare, dall’accertamento di positività alla negativizzazione”.
“Non possiamo accogliere – ha aggiunto Ugolini – le giustificazioni di Toti. La Regione Liguria non ha organizzato un servizio sanitario in grado di tracciare in modo efficiente e rapido la diffusione del coronavirus.
Non a caso, il totale blocco nel territorio dell’Asl5 dell’azione di tracciamento dei positivi ha obbligato molti a rivolgersi a centri diagnostici privati, creando una disparità di trattamento sanitario tra coloro che hanno potuto pagare un test molecolare dagli 85 ai 100 euro a persona e quelli che, invece, tali somme non hanno potuto pagarle”.