Venticinque stranieri fermati e smantellata un’organizzazione criminale di traffico essere umani a Catania. Una delle cellule operative del gruppo di trafficanti era di base a Genova perché il traffico si indirizzava verso Ventimiglia e la Francia.
Gli inquirenti oggi hanno riferito di avere focalizzato l’attenzione su alcuni cittadini africani della Guinea e della Costa d’Avorio coinvolti nel trasferimento in Francia e che, partendo da questi, e’ stato individuato un gruppo criminale di matrice straniera, a carattere transnazionale, formato da piu’ cellule operative in Africa (Libia, Guinea, Costa d’Avorio, Tunisia e Marocco), in Italia (a Genova, Torino, Asti, Cuneo e Ventimiglia) e in Francia.
NEONATI TRA LE VITTIME. TARIFFE DA 200 A 1200 EURO
Il gruppo di stranieri specializzato nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina le cui vittime erano donne, uomini, bambini e addirittura neonati che, dietro pagamento di somme di danaro, variabili a seconda della natura degli accordi e della tranche di viaggio da eseguire (da almeno 200 euro per il mero passaggio dei confini sino a 1.200 euro circa per fasi di viaggio piu’ ampie), si affidava ad esso perche’ specializzato nella gestione dei viaggi per raggiungere altri paesi dell’Unione Europea, in particolare in sconfinamenti verso la Francia.
Le indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Catania, anche in collaborazione con i colleghi di Genova, avrebbero dimostrato come i fermati, per lo piu’ di lingua francese, della Guinea e Costa d’Avorio, sono in grado di garantire al migrante la realizzazione del “progetto migratorio nella sua interezza”, dal Paese di origine a quello di destinazione, attraverso Paesi di mero transito (tra i quali l’Italia) con la pattuizione del pagamento di un prezzo per ogni tappa del viaggio, corrisposto alle diverse persone incaricate di curare la singola tratta, utilizzando allo scopo del raggiungimento del confine francese treni e vetture (piu’ raramente sentieri di montagna) e offrendo a tal fine tutti i servizi necessari allo “sconfinamento”.
Dall’organizzazione dello spostamento degli stranieri dal centro migranti cui venivano affidati in accoglienza dallo Stato italiano o, comunque, dal luogo dove si trovavano, fino al sito dal quale operare il travalicamento dei confini, la fornitura eventuale di documenti falsi (anche di tipo sanitario quali falsi green pass, falsi esiti del test Covid-19 e patenti di guida), la presa in carico del migrante una volta raggiunto sul luogo in prossimita’ del confine, vitto e alloggio, i tentativi di sconfinamento, la presa in carico a opera di altri membri una volta raggiunta la Francia, principalmente attraverso il valico di Ventimiglia.