Un business sul traffico di esseri umani, realizzato con documenti e permessi falsi con viaggi dall’Asia sino al Nord Europa che costavano fino a 8mila euro.
Un gruppo criminale composto da stranieri originari del Pakistan, dell’India e del Bangladesh, è stato smantellato dai carabinieri del Comando provinciale di Torino.
Lo ha riferito ieri l’agenzia Ansa.
Sono state eseguite in tutta Italia sette misure cautelari, di cui quattro in carcere, due obblighi di dimora e un obbligo di firma.
Coinvolto anche un avvocato torinese che secondo gli inquirenti, sotto compenso, agevolava le pratiche per far ottenere permessi di asilo politico.
La banda è accusata di favoreggiamento all’immigrazione clandestina aggravata dalla transnazionalità.
L’avvocato torinese, invece, deve rispondere di favoreggiamento alla permanenza illegale su territorio nazionale.
In sostanza, i malviventi si facevano pagare per aiutare gli irregolari a raggiungere la Francia, la Spagna, la Germania, l’Austria e la Norvegia.
I carabinieri hanno accertato che le false richieste di asilo politico e di permessi di soggiorno venivano presentate a Brescia e a Genova.
I migranti venivano stipati in alcuni appartamenti di Torino, a San Salvario e Barriera di Milano, ma anche in alcuni Comuni della prima cintura del capoluogo piemontese. Poi, dopo qualche settimana, contattavano i passeur perché li accompagnassero a destinazione.
Si parla di decine di viaggi al mese con compensi variabili a seconda delle distanze da percorrere.
Le distanze più piccole erano pagate sui 400 e 500 euro, sino a 8mila euro per chi voleva arrivare nei Paesi del Nord Europa.
Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato centinaia di documenti falsi e venti carte di credito in bianco.