Ha 15 anni il ragazzo che, secondo alcuni testimoni avrebbe spruzzato dello spray urticante tra i giovani che a spettavano l’arrivo del trapper Sfera Ebbasta alla Lanterna Azzurra di Corinaldo, scatenando il fuggi fuggi generale e provocando la morte di 5 minori e di una mamma.
A casa gli hanno trovato dello stupefacente, ma nulla che lo colleghi a quanto è avvenuto venerdì sera.
Il giovane è in stato di fermo per la droga trovatagli a casa, dove gli investigatori sono arrivati dopo averlo identificato solo in base alle testimonianze degli altri ragazzi che si trovavano nel locale. Non ci sarebbero video in cui compare e neppure immagini del momento in cui sarebbe stata utilizzata la bomboletta.
Nei suoi confronti non sono dunque stati fatti atti formali per quanto accaduto venerdì sera e non risulta ancora iscritto nel fascicolo aperto dalla procura dei minori per omicidio preterintenzionale.
Gli investigatori, tengono aperte tutte le piste e non c’è ancora la certezza che sia davvero stata utilizzata una bomboletta spray.
Alcuni testimoni hanno parlato di un fumogeno mentre non viene ancora scartata l’ipotesi che ‘l’odore acre’ sentito da tanti ragazzi sia stato provocato da una rottura dell’impianto che diffonde il fumo bianco, una sorte di nebbia usata nelle discoteche.
Per questo, infatti, sono stati avviati gli accertmenti tecnici sugli impianti e quelli sulla bomboletta spray trovata nel locale.
Il minore verrà sentito nelle prossime ore con gli investigatori che lavorano anche sull’altro filone, quello che riguarda la sicurezza del locale e il numero di persone presenti e che coinvolge i titolari della società che gestisce la discoteca.
C’è anche il giallo sui biglietti venduti, in pratica un’incongruenza numerica su quelli venduti e quelli realmente staccati.
Diverse persone, infatti, avrebbero detto di essere entrate nel locale senza biglietto, bensì con un braccialetto giallo ed un tagliando per la consumazione.