Parliamo di Antonino Candido, 31 anni, il vigile del fuoco che è morto questa notte, insieme ad altri due colleghi di lavoro, Matteo Gastaldo e Marco Triches, nell’esplosione avvenuta nella notte a Quargnento, in provincia di Alessandria.
Candido aveva vissuto ad Albenga dove aveva prestato servizio fino a qualche mese fa. Sposato da poco più di un anno, era diventato vigile del fuoco appena due anni fa.
Originario di Reggio Calabria, è la vittima più giovane della tragedia di Quargnento. Aveva intrapreso questo lavoro seguendo le orme di papà Angelo, stimato capo reparto dei vigili del fuoco, in servizio al distaccamento aeroportuale di Reggio Calabria.
‘Nino’, come lo chiamavano gli amici, amava il suo lavoro ed era un ragazzo responsabile, disponibile e amato da tutti.
Tifoso del Milan, aveva una grande passione per i tatuaggi a tal punto che si era iscritto ad una scuola del settore.
Albenga e tutta l’Italia si stringono intorno a questa tragedia per il corpo dei vigili del fuoco. Su Facebook il presidente della Regione Toti scrive: “Dolore per i tre vigili del fuoco morti questa notte nell’esplosione di una palazzina in provincia di Alessandria, mentre facevano il loro lavoro al servizio della sicurezza di tutti noi. L’Italia si stringe alle famiglie e agli altri colleghi feriti”. Un minuto di silenzio è stato osservato, questa mattina all’inizio dei lavori del Consiglio regionale della Liguria.
Anche il presidente della Repubblica ha espresso il proprio cordoglio: “In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco la mia solidale vicinanza, rinnovando il profondo sentimento di fiducia e di riconoscenza per la generosa dedizione al servizio della collettività”.
Il video dei vigili del fuoco