Domani è in programma un incontro tecnico tra i responsabili di Regione Liguria e Anpas sulla sentenza del Consiglio di Stato che impone la disapplicazione della legge regionale sui trasporti sanitari.
“Com’é noto – ha spiegato oggi il vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega) – la norma regionale permetteva l’affidamento senza gara alle pubbliche assistenze anche dei trasporti non di emergenza, ma per i giudici prevale la regola opposta inserita nel Codice degli appalti Anac e nelle norme dell’Unione Europea, che prevede invece che tutti i servizi di trasporto sanitario ordinari, non di emergenza, debbano essere messi a gara.
Questo percorso è stato attuato da alcune Regioni che già si erano adeguate alle regole dettate dalla UE e dal nuovo Codice degli appalti ed è motivo di accesa discussione in quelle che ancora non si sono adeguate, tra cui la Liguria, unica però su cui grava la recente sentenza del Consiglio di Stato.
L’assessore alla Sanità Sonia Viale ha sempre dichiarato di avere a cuore i ‘volontari’ delle pubbliche assistenze e di voler tutelare, per quanto possibile, questi storici presidi sul territorio che sono anche centri di aggregazione sociale. Una posizione condivisa dalla maggioranza di centrodestra.
Tuttavia, durante la seduta del Consiglio regionale di ieri, l’ex assessore della giunta Burlando e attuale consigliere del Pd Pippo Rossetti ha attaccato in modo fuorviante il centrodestra, accusandolo sostanzialmente di voler ‘privatizzare’ a tutti i costi il servizio dei trasporti sanitari.
Si tratta, però, di una meschina strumentalizzazione sulla pelle dei liguri per motivi di mera propaganda. In sostanza, ancora una volta, il Pd ha dimostrato di avere due facce a seconda della convenienza e di essere incapace di fare un’opposizione costruttiva.
Infatti, durante la giunta Burlando (2010-2015) nell’Asl5 Spezzino era stato messo a gara, per la prima volta, il trasporto malati e sangue con contratto fino a settembre 2016.
In quell’occasione, sorprendentemente, i vertici Anpas (presidente Lorenzo Risso) non avevano presentato alcun ricorso e l’appalto era stato assegnato alla Cooperativa sociale Italy emergenza.
Il 29 novembre 2016 , scaduto il contratto, nelle more della proroga per la nuova gara, in Consiglio regionale il Pd aveva presentato un ordine del giorno, a firma del capogruppo Raffaella Paita e del consigliere Juri Michelucci (il quale ieri in aula ha avuto il buongusto di non intervenire per sostenere le esternazioni del collega), che in sintesi chiedeva l’impegno della giunta: “ad avviare al più presto le procedure, tramite apposita gara, per l’assegnazione del trasporto malati e trasporto sangue affinché possa essere scongiurata l’interruzione di un servizio essenziale per i cittadini dell’Asl5”.
Ecco le due facce del Pd, ma non è finita qui.
I vertici di Anpas Liguria avevano successivamente presentato ricorso al Tar contro il nuovo bando del trasporto sanitario dell’Asl5 e i giudici lo avevano accolto, annullando la gara.
Italy emergenza aveva quindi presentato ricorso al Consiglio di Stato che lo scorso febbraio ha rigettato le istanze di Anpas, intervenendo anche su tutti i rapporti in essere con le pubbliche assistenze liguri.
In sostanza, il Consiglio di Stato ha stabilito definitivamente che occorre: “(…) la disapplicazione della norma nazionale (legge regionale) confliggente con le superiori disposizioni comunitarie. Va inoltre fugato il dubbio che da un tale esito decisorio possa conseguire una compressione della competenza legislativa concorrente delle Regioni in materia di ‘tutela della salute’: è chiaro, infatti, che la disciplina delle modalità dell’affidamento dei servizi socio-sanitari attiene alla competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di ‘tutela della concorrenza’ (…)”.
Pertanto, Regione Liguria è obbligata a rispettare la sentenza definitiva del Consiglio di Stato mediante l’indizione di una gara per i servizi ‘ordinari’ a causa delle due facce del Pd, che quando governa esternalizza i servizi e quando è all’opposizione caldeggia i ricorsi.
Ora occorre difendere il sistema del volontariato e delle pubbliche assistenze trovando una soluzione idonea e condivisa.
Purtroppo, nonostante l’ampia disponibilità dei responsabili di Regione Liguria, anche il presidente Risso, con le sue dichiarazioni fuorvianti, sta creando ostilità contro l’unica alleata in possesso dei legittimi strumenti giuridici per la difesa del mondo delle pubbliche assistenze e del volontariato ligure”.