Durante la mattinata di domenica 13 marzo si è svolta una pulizia dei fondali del porto di Santa Margherita Ligure, grazie ad un’attività che ha visto operare in sinergia personale della Guardia costiera e sommozzatori sammargheritesi.
Sette sub si sono immersi e hanno recuperato rifiuti di ogni genere, mentre, nel contempo, alcuni ragazzi e volontari hanno raccolto rifiuti dalle spiagge e sulla diga (iniziativa “A pesca di immondizia” di TLM Nautica).
L’attività aveva subito un’interruzione a causa delle restrizioni dovute all’emergenza pandemica ma quest’anno ha ripreso e ha permesso di individuare e rimuovere svariato materiale (una lancia, reti da pesca, motori fuoribordo, biciclette, segnali stradali, pneumatici, etc) che giaceva sul fondale. Sono stati rimossi in totale circa tre quintali di rifiuti.
L’attività è stata condotta con l’ausilio di un battello pneumatico e personale militare della Guardia Costiera di Santa Margherita, di personale specialistico del 5^ Nucleo Subacquei di Genova e di personale subacqueo operante in porto (Centro Nautico Ligure e Rasta Divers).
Il materiale risultava posizionato sul fondale marino costituendo in taluni casi un vero e proprio pericolo per la sicurezza della navigazione nonché un attentato al paesaggio e all’ambiente.
I rifiuti sono stati recuperati e verranno smaltiti grazie alla collaborazione del Comune di Santa Margherita Ligure, della Protezione Civile e della Polizia Locale.
L’attività verrà ripetuta in futuro e si pone in un momento storico particolarmente significativo in quanto, solo nell’ottobre scorso, è stata completata la ricostruzione del porto ed è stato restituito interamente alla cittadinanza.
L’iniziativa rientra a pieno nell’ambito in uno dei più rilevanti compiti istituzionali del Corpo che, come noto, opera con particolare attenzione al fine di tutelare sia l’ambiente marino che il demanio marittimo e gli specchi acquei da fenomeni di inquinamento che deturpano le bellezze naturali e paesaggistiche.