Il gip del Tribunale di Genova, Angela Maria Nutini, stamane ha archiviato il procedimento che vedeva indagato per diffamazione l’attuale vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, aseguito della querela presentata dalla (prima) ex candidata a sindaca del M5S Marika Cassimatis, poi espulsa dal Movimento dei pentastellati.
La vicenda risale all’anno scorso e riguarda una frase pronunciata a Genova dall’allora vicepresidente del M5S Luigi Di Maio durante il comizio di chiusura della campagna elettorale per le elezioni amministrative.
“I cittadini – aveva detto Di Maio – apprezzano sempre quando una forza politica allontana chi si approfitta della stessa. Alcuni si fanno eleggere con questa e dopo poco passano al gruppo misto”.
Per il sostituto procuratore Walter Cotugno si era trattato di ‘legittimo diritto di critica‘ ma Cassimatis, assistita dall’avvocato Lorenzo Borré, si era opposta alla richiesta di archiviazione del pm.
Il gip ha quindi seguito l’orientamento della procura genovese ribadendo nel provvedimento di archiviazione “legittimità della critica politica”.
“Il Gip – ha commentato oggi con un post su Fb Marika Cassimatis – ha deciso per l’archiviazione della querela da me presentata contro Di Maio, motivando come diritto di critica politica e soprattutto in base all’art.68 della Costituzione che tutela i parlamentari dalla responsabilita’ delle proprie parole. Era nelle previsioni e ho pieno rispetto per la decisione.
L’azione intrapresa da me grazie alla preziosa collaborazione dell’ avvocato Lorenzo Borre’ aveva lo scopo di sottolineare quanta distanza ormai separava il Partito di Di Maio dall’ originario Movimento 5 Stelle.
La cronaca ci fornisce quotidiane conferme di questo fatto e quindi nulla avrebbe aggiunto al disvelamento della reale essenza di questo Partito l’accoglimento della nostra istanza. Un anno fa in effetti , quando avevo presentato la querela, nessuno avrebbe potuto immaginare il tracollo di tutti i principi e il tradimento dei programmi e soprattutto l’ accordo inciucio con la Lega.
Le stelle si sono disintegrate da sole anche fuori dalle aule dei tribunali”.