Proteste contro l’obbligo del Green pass per i lavoratori introdotto dal Governo Draghi. Poco prima delle 9 di oggi in piazza Unità d’Italia a Trieste si sono iniziate a riunire solo alcune decine di manifestanti, dopo l’appello di Stefano Puzzer che aveva chiesto ai No Green pass di non convergere nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia.
Stefano Puzzer: non venite a Trieste, è una trappola | Video
Poco dopo le 9 si è iniziato l’incontro tra una delegazione del Coordinamento 15 ottobre e il ministro alle Politiche agricole, il triestino Stefano Patuanelli, per chiedere l’eliminazione dell’obbligo del certificato verde per i lavoratori.
Alle 11 il coordinamento è prevista una conferenza stampa nella stessa piazza, dove la situazione è al momento tranquilla.
Intorno alle 10 il numero dei manifestanti è cresciuto fino a 200 unità. Tra di loro anche diversi portuali di Genova, giunti in piazza Unità d’Italia per dare una mano ed esprimere solidarietà ai colleghi triestini.
I portuali di Trieste, assieme ai manifestanti pacifici, hanno cantato “la gente come noi non molla mai”.
L’area è presidiata dalla Polizia. I varchi di accesso alla città sono a loro volta controllati dalle Forze dell’ordine, come avvenuto negli ultimi giorni: l’obiettivo è bloccare estremisti.
Ieri dalla questura sono stati emessi 12 fogli di via, di cui 8 destinati a esponenti di CasaPound, 2 ad anarchici e altrettanti a estremisti di destra. Uno di questi ultimi è anche stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica per il possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere: aveva con sé una maschera antigas, un coltello multiuso, un cacciavite, una bomboletta spray e un caschetto.