Il corpo carbonizzato di un uomo è stato trovato in un mezzo pesante nella stiva del traghetto Olympia andato a fuoco nella notte tra giovedì e venerdì scorsi a nord di Corfù, tra la Grecia e l’Italia.
L’uomo, sempre secondo quanto appreso, è stato ritrovato morto nel ponte garage, l’area dove probabilmente è divampato l’incendio, e dove diversi autisti si trovavano per passare la notte nei loro camion nonostante la zona fosse interdetta durante la navigazione.
Mentre un giovane camionista bielorusso di 21 anni è stato salvato ieri mattina dopo oltre 50 ore dallo scoppio dell’incendio a bordo.
In totale salgono così a 281 le persone salvate in totale.
Ma all’appello mancherebbero ancora 10 persone ancora disperse.
Il Gruppo Grimaldi risponde alle accuse del sindacato greco degli Autotrasportatori Professionisti (SEOFAE) rispondendo che il traghetto si trovava in buone condizioni.
“Come per tutte le altre navi del Gruppo Grimaldi – si legge in una nota – sia le cabine che le aree comuni della Euroferry Olympia vengono sottoposte a regolare pulizia e sanificazione, mentre i lavori di manutenzione sono all’ordine del giorno. Le buone condizioni della nave sono state infatti confermate lo scorso 16 febbraio a Igoumenitsa, dove l’Euroferry Olympia è stata sottoposta dalle autorità greche a un’ispezione di Port State Control (che ha riguardato anche i sistemi di rilevazione fumi e antincendio), conclusasi con risultati soddisfacenti”.