I due truffatori della Repubblica Ceca erano diretti al confine di Tarvisio
Una donna di 82 anni è stata vittima di una truffa crudele che ha portato alla perdita della fede nuziale e di altri preziosi. La truffa, orchestrata da due persone – un maggiorenne e un minorenne originari della Repubblica Ceca – è stata smascherata grazie all’intervento dei carabinieri, che hanno fermato i responsabili sull’autostrada A23.
Il raggiro della falsa emergenza medica
L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì, quando l’anziana è stata contattata da una donna che si è finta la nipote, riferendo di aver bisogno urgentemente di denaro per coprire costose cure sanitarie, dovute a una grave malattia. La truffatrice ha convinto l’anziana a consegnare tutti i suoi preziosi a un complice, che si è presentato a casa sua.
La refurtiva: valore stimato di 50 mila euro
Nella trappola, l’anziana ha ceduto non solo contanti, ma anche gioielli di grande valore affettivo: la propria fede nuziale, quella del defunto marito e dei genitori, per un totale stimato di circa 50 mila euro. Solo in tarda serata, al ritorno della vera nipote, l’anziana si è accorta di essere stata truffata e ha denunciato il fatto ai carabinieri di Lavagna.
La cattura dei truffatori sull’A23
L’indagine immediatamente avviata dai carabinieri di Sestri Levante ha consentito di individuare il veicolo usato dai truffatori, localizzato in autostrada mentre cercava di raggiungere il confine di Stato. Grazie alla collaborazione tra diversi comandi dei carabinieri e della polizia stradale, l’auto è stata intercettata e fermata sull’A23, diretta a Tarvisio, con i due truffatori a bordo.
A seguito della perquisizione, tutta la refurtiva è stata recuperata. Il maggiorenne è stato arrestato e portato al carcere di Udine, mentre il minorenne è stato denunciato in stato di libertà.