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Truffe agli anziani, maxi blitz da Genova a Napoli: 77 misure cautelari

Truffe agli anziani. E’ in corso da stamane una vasta operazione condotta dalla Polizia di Stato finalizzata allo smantellamento di una vasta rete criminale gravemente indiziata della commissione di 103 truffe ai danni di anziani in tutta Italia.

Dopo mesi di intense indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Genova e coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova, circa 300 agenti della Polizia di Stato, con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli, del Reparto Prevenzione Crimine Campania, e di numerose altre Squadra Mobili di tutta Italia, stanno dando esecuzione, dalle prime ore del mattino, a 77 misure cautelari.

Si tratta di 22 custodie in carcere e 55 obblighi di dimora e obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, oltre a numerose perquisizioni nelle città di Napoli e Caserta, colpendo i vertici e i membri operativi della rete criminale, smantellando la struttura gerarchica dell’organizzazione.

Il modus operandi: la truffa del “finto incidente”

Il gruppo agiva con uno schema collaudato, noto come truffa del finto incidente. Fingendosi agenti delle forze dell’ordine o avvocati, i criminali contattavano telefonicamente le vittime — anziani spesso soli — comunicando che un loro familiare era coinvolto in un grave incidente o in guai giudiziari.

Sfruttando tecniche psicologiche e pressioni emotive, riuscivano a ottenere denaro e oggetti preziosi con la promessa di risolvere la finta emergenza. In molti casi, le vittime arrivavano a consegnare migliaia di euro, convinte di salvare un parente da guai legali.

Indagini partite da Genova e condotte in tutta Italia

Le indagini sono partite a giugno 2023 dopo una truffa avvenuta a Genova. Grazie ad accertamenti tecnici e pedinamenti, è stato possibile ricostruire la struttura gerarchica del sodalizio. Il gruppo criminale operava da call center illegali allestiti in appartamenti, da cui venivano fatte fino a 1200 chiamate al giorno per operatore.

L’associazione si avvaleva di: telefonisti: esperti nel raggiro telefonico; trasfertisti: incaricati del ritiro di denaro e oggetti e intermediari: addetti al supporto logistico e alla copertura legale.

La struttura era altamente organizzata, con squadre di riscossione attive in diverse province italiane ogni giorno.

I numeri dell’operazione: oltre 1,7 milioni di euro sequestrati

Durante le indagini, sono stati arrestati in flagranza 75 soggetti, colti sul fatto mentre tentavano di riscuotere denaro dalle vittime. Il totale dei provvedimenti restrittivi, comprese le 77 esecuzioni più recenti, ammonta a 152 arresti.

Il valore complessivo della refurtiva recuperata supera 1,7 milioni di euro, tra denaro contante, gioielli e beni di lusso. Un risultato che testimonia l’entità economica dell’attività criminale.

L’appello della Polizia: attenzione alle truffe e importanza della denuncia

La Polizia di Stato invita i cittadini, in particolare gli anziani e le loro famiglie, a prestare massima attenzione a telefonate sospette e a non fidarsi di richieste di denaro. Nessuna forza dell’ordine richiede mai denaro o gioielli per risolvere emergenze.

Chiunque riceva una chiamata sospetta è invitato a chiamare il Numero Unico 112, sporgere denuncia anche a distanza di tempo.

Le denunce sono fondamentali per ricostruire il modus operandi e identificare i responsabili.

Fase preliminare: la responsabilità sarà accertata solo in sede giudiziaria

Si ricorda che le indagini sono in fase preliminare e che ogni responsabilità sarà eventualmente accertata solo con sentenza definitiva e irrevocabile. Al momento, gli indagati sono presunti innocenti.

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