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Truffe e furti in casa agli anziani: arrestata coppia di origine sinti. Vittima una 87enne

Truffa ad anziana: rubata anche la fede nuziale. Fermati sull’A23
Anziana in casa (foto di repertorio)

Truffe e furti in casa in pieno giorno. Nel mirino quasi sempre i più deboli e indifesi come gli anziani.

Hanno pedinato una pensionata di 87 anni fino alla sua abitazione di Sanremo. Poi sono saliti in ascensore con lei e, con modi gentili e una scusa, sono riusciti a raggirarla e a entrare in casa. Hanno quindi rubato circa 65mila euro in gioielli, oro, preziosi e contanti che la donna teneva nascosti frugando ovunque.

In sostanza, mentre uno intratteneva l’anziana in cucina, l’altra andava rovistare negli armadi, nei cassetti e in altre parti dell’abitazione. Poi sono usciti indisturbati.

Una coppia di esperti ladri e truffatori 50enni, di origine sinti, con numerosi precedenti specifici e domiciliati a Mondovì, nei giorni scorsi sono finiti di nuovo in manette grazie all’indagine sull’episodio, avvenuto lo scorso marzo, da parte dei carabinieri. Dopo l’arresto, l’uomo e la donna, compagni affiatati nella vita e nel crimine, sono stati rinchiusi in carcere.

Ieri i carabinieri hanno lanciato un appello rivolto alla cittadinanza: “L’episodio di Sanremo fornisce l’occasione per ribadire alcuni utili consigli riportati nel sito dell’Arma dei Carabinieri, al link http://www.carabinieri.it/cittadino/consigli/tematici/giorno-per-giorno/contro-le-truffe/contro-le-truffe. In particolare, si ritiene opportuno riccordare – specie alle persone più anziane – di non aprire o dare confidenza a soggetti sconosciuti, i quali potrebbero qualificarsi come rappresentanti commerciali, gestori di condominio, avvocati, agenti immobiliari, impiegati INPS, ENEL, ecc., se non addirittura a presunti appartenenti alle forze di polizia. Qualsiasi sospetto o dubbio dovrà essere preventivamente comunicato al numero di emergenza 112, e questo sempre prima di aver dato confidenza o aver aperto la porta, poiché, a volte, la gentilezza potrebbe non essere ripagata allo stesso modo. In tali circostanze, i Carabinieri effettueranno tutte le verifiche del caso, intervenendo prontamente, identificando le persone ed appurando la buona fede e l’autenticità dello status dichiarato”.