Home Cronaca Cronaca Genova

Truffe online, a Genova 281 casi. Allarme per il falso trading

Natale digitale: torna il Calendario Cyber della Polizia
Polizia Postale

Il falso trading online, la truffa informatica sulle attività di compravendita di azioni e titoli finanziari in rete, è un fenomeno criminale in espansione che produce un guadagno illecito di milioni di euro, rappresentando, nel panorama delle frodi online, la truffa che genera il profitto più cospicuo, alimentando peraltro l’interesse della criminalità organizzata

 Nel 2023 la Polizia Postale ha ricevuto oltre 3400 denunce di truffe legate alle false proposte di investimenti online, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo dei fondi sottratti di oltre 111 milioni di euro.

A Genova, nello stesso anno, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, ha constatato  un aumento delle truffe online , con 281 casi trattati, in particolare quelle relative al trading online sono state 74 con un danno economico di oltre 4 milioni di euro.

 “I falsi investimenti finanziari – hanno spiegato dalla Polizia di Stato – vengono pubblicizzati con messaggi creati ad hoc, capaci di indurre gli utenti del web a fidarsi di proposte ingannevoli, grazie all’uso illecito di marchi e loghi di importanti aziende.

Le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale rappresentano un prezioso strumento nelle mani dei cybercriminali: l’utilizzo di semplici software consente loro di realizzare video promozionali che riproducono voce e aspetto di amministratori delegati, politici, personalità amate dal pubblico, a cui vengono attribuite parole mai dette al fine di promuovere l’offerta.

 La vittima dell’inganno viene ‘agganciata’ al telefono, su social e siti d’incontri, indotta a comunicare i propri dati e infine persuasa a investire online, affidandosi ai consigli di un truffatore che si finge broker professionista con il versamento di una piccola somma iniziale.

In un secondo momento, viene convinta a investire altro denaro, perché crede che il suo rendimento stia crescendo velocemente. L’ultima fase della truffa consiste nella richiesta del versamento di presunti ‘costi di sblocco’ per recuperare il capitale investito, ma in nessun caso il denaro versato tornerà nella disponibilità della vittima.

 L’arma più efficace per contrastare questo fenomeno criminale è la prevenzione. La realtà non è sempre quella che appare sulla Rete:

  • Non credere alla promessa di guadagni fuori mercato
  • Non condividere dati personali, bancari, credenziali di accesso con presunti agenti finanziari;
  • Verifica l’attendibilità chi ti propone l’investimento, visitando i siti della Consob e della Banca D’Italia;
  • Utilizza esclusivamente piattaforme ufficiali evitando di cliccare su banner pubblicitari;
  • La richiesta di un pagamento ulteriore, con il pretesto di sbloccare il capitale investito, è la modalità utilizzata dai cybercriminali per estorcere altro denaro che non verrà comunque restituito.

 Se il cittadino si riconosce in questa tipologia di truffa, fai subito denuncia: la tempestività è fondamentale per attivare gli accertamenti volti all’identificazione degli autori e al possibile recupero delle somme. Per informazioni e segnalazioni rivolgersi alla Polizia Postale tramite il sito ufficiale www.commissariatodips.it. Qualunque cosa accada, il cittadino ha diritto di essere tutelato”.

truffe