La vittoria di di Donald Trump in Italia significa anzitutto la vittoria di Matteo Salvini.
Il nostro vicepremier ci ha messo la faccia e ora ha ragione ad esultare, ma deve capitalizzare subito il risultato se vuole evitare che altri se ne approfittino.
È il tempo di tornare a fare un bel viaggio negli Stati Uniti e qualche foto con Trump e con Elon Musk. E perché no, anche con l’anti-vax Robert F. Kennedy jr.
E poi all’inizio del nuovo anno il congresso nazionale della Lega.
Chi gufava sulla crisi di Salvini ha perso. Matteo potrà rilanciare la sua leadership e con questo il Carroccio stesso.
Tuttavia, ha bisogno di un progetto. La Lega di Bossi era federalista. La Lega di Salvini sovranista. Quella trasformazione non è venuta meno, ma va ripensata.
Nel senso di un “sovranismo debole” , che fa convivere l’unità dello Stato con la pluralità di un regionalismo differenziato finalmente attuato.
Su questo, a mio avviso, Salvini dovrebbe puntare e avrebbe sin dall’inizio tutto il Nord di nuovo dalla sua parte. Prof. Paolo Becchi