Caso di tubercolosi polmonare confermata all’ospedale di Lavagna, nella città metropolitana di Genova.
I responsabili della direzione sanitaria dell’Asl 4 Chiavarese ieri hanno comunicato che “a seguito nei giorni scorsi del ricovero di un ragazzo con sospetta infezione polmonare, in attesa dell’esito degli accertamenti microbiologici e nell’ipotesi di sospetta tubercolosi polmonare, il medico curante e la struttura ospedaliera hanno attivato prontamente la struttura semplice di profilassi delle malattie infettive al fine di coordinare la gestione dei contatti. La conferma diagnostica è arrivata nel pomeriggio, per cui sono state messe in campo le previste azioni di contenimento”.
I contatti stretti selezionati con l’indagine epidemiologica tuttora in corso verranno presi in carico dal servizio di Igiene pubblica dell’Asl 4 per l’esecuzione di test cutanei per la ricerca dei casi latenti. Il test potrà essere ripetuto dopo due mesi per escludere eventuali infezioni tardive.
Sono già stati presi accordi con i responsabili e i medici curanti per la presa in carico dei singoli contatti.
L’azienda sanitaria spiega che “la tubercolosi polmonare attiva si trasmette per via aerea con i colpi di tosse, ma la trasmissione del bacillo non è facilissima. Devono ricorrere alcune condizioni essenziali, tra cui contatti prolungati per almeno 8 ore cumulative, in ambienti con scarso ricambio d’aria. Le persone asintomatiche, senza tosse, non possono veicolare la malattia”.