Più di centomila genovesi senz’acqua dopo l’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di ieri accompagnata da blackout
È chiuso anche stasera parte del tunnel di corso Sardegna, dove ieri è avvenuta l’esplosione di un grosso tubo dell’acqua.
Più di centomila persone sono rimaste senz’acqua dal centro città fino a Recco.
Il tubo esploso è infatti uno dei condotti principali da 500 millimetri che scende dal lago del Brugneto. Già ieri sera e questa mattina i rubinetti sono tornati a funzionare ovunque, ma la viabilità rimane compromessa.
Ancora non è chiaro quanto ci vorrà per ripristinare il tutto e riaprire la parte di fornice rovinata.
Sarebbe stato proprio il problema al tubo dell’acqua a creare un guasto alla linea elettrica che, a sua volta, ha provocato il blackout in gran parte della città di Genova attorno alle 14.
In alcune zone i problemi riscontrati sono stati minimi, ma ci sono state criticità sulle vie
principali a causa dei semafori che si sono spenti: la polizia locale è stata sommersa di segnalazioni e ha dovuto gestire il traffico urbano fino al ripristino dell’elettricità attorno alle 14:45.
Le segnalazioni per l’interruzione di corrente sono arrivate tanto dal ponente, come Certosa e Sampierdarena, quanto dal centro città, per esempio nella zona tra piazza Dante, via XX Settembre e Carignano, mentre sembra non ci siano stati disagi a Levante.
I vigili del fuoco sono dovuti intervenire soprattutto per sbloccare circa 6 o 7 ascensori che si sono disattivati con persone a bordo.
Proprio ieri, intorno alle 15:10, si è rotta un’altra tubazione, ma in via Santa Chiara, con conseguenze più contenute rispetto a quelle di corso Sardegna. Sembra sia una conseguenza della prima rottura con uno sbalzo di pressione.
Nella zona si sono formati ulteriori allagamenti, come nel caso del civico 1 di corso Torino. Gli abitanti sono riusciti a spostare auto e moto parcheggiate senza subire particolari danni.