“E’ opportuno che Regione Liguria, anche alla luce delle recenti raccomandazioni europee, si attivi per sensibilizzare la cittadinanza relativamente alla patologia del tumore prostatico. In tal senso, ho presentato un’interrogazione al fine di sapere quali iniziative s’intendano adottare per la prevenzione e lo screening.
Il carcinoma prostatico è diventato il tumore più frequente nella popolazione maschile dei Paesi occidentali e la sua incidenza è aumentata con l’invecchiamento della popolazione, ma soprattutto con la possibilità di diagnosticare precocemente la malattia. L’incidenza cresce con l’aumentare dell’età, in particolare dopo i 50 anni.
Secondo l’ultimo rapporto ‘I numeri del cancro in Italia’ del dicembre 2022, sono state stimate per l’anno scorso circa 40.500 nuove diagnosi che rappresentano il 19,8% di tutti i tumori maschili. In termini di prevalenza, sono 564mila gli uomini viventi con diagnosi di tumore alla prostata, mentre per la mortalità, nel 2021, sono stati stimati 7.200 decessi.
La diagnosi precoce consente di intercettare il tumore in fase iniziale aumentando così le possibilità di cura e guarigione, riducendo la mortalità e migliorando la qualità di vita dei pazienti.
La raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea prevede un rafforzamento della prevenzione con l’obiettivo di offrire screening estesi a più persone e programmi adeguati in grado di garantire l’accesso a tutti coloro che rientrano nei target previsti, riducendo la mortalità e le diseguaglianze. E’ quindi importante che Regione Liguria adotti idonee iniziative sul territorio per sensibilizzare la cittadinanza su questo argomento”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.