“Tumori al seno, diagnosi e interventi al San Paolo di Savona. Altro che ‘black list’ e mammografi troppo vecchi. Nel nostro ospedale apparecchiature all’avanguardia e basso tasso recidive (5,7% contro la media nazionale del 7,5%) ma certa sinistra fa politica e diffonde fake news senza nessun pudore”.
Lo ha dichiarato oggi il vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega) in merito ad alcuni articoli pubblicati in questi giorni da una parte della stampa.
“Con una sedicente ‘inchiesta giornalistica’, del tutto sbagliata nel merito e basata su presunti dati ‘giornalistici’ interpretati poi con titoloni a proprio uso e consumo – ha aggiunto Ardenti – si rischia di vanificare l’ottimo lavoro svolto da medici e collaboratori ospedalieri sul territorio.
In realtà il San Paolo, grazie all’impegno dei nostri camici bianchi, è diventato un importante punto di riferimento e una garanzia per tante donne che hanno dovuto affrontare una patologia così delicata e che, già operate altrove, sono costrette a ripetere l’intervento. Esattamente il contrario di quanto riportato in questi giorni da una parte della stampa, i cui giornalisti talvolta non verificano attentamente i fatti.
Infatti, i dati reali del Piano nazionale valutazione esiti (Pne) parlano di reinterventi chirurgici, mentre taluni giornalisti mettono in correlazione il tasso di recidiva con la vetustà delle apparecchiature e senza considerare dove sia stato compiuto il primo intervento chirurgico.
Inoltre, è falso affermare o sottintendere che al San Paolo di Savona le apparecchiature siano obsolete perché nel nostro ospedale le apparecchiature sono digitali e di buona qualità dal 2011. In tal senso, per continuare a mantenere la diagnosi su standard elevati, nel piano 2020-2021 di acquisizione dell’Asl 2 Savonese è stato programmato il regolare aggiornamento delle apparecchiature con la ‘sostituzione’ di due mammografi digitali con tomosintesi.
Di fatto, già oggi, a differenza di quanto sostenuto nella a dir poco approssimativa ‘inchiesta giornalistica’, incautamente ripresa da una parte della stampa, il tasso di recidiva al San Paolo non è del 16% ma del 5,7%. Quindi ben sotto la media nazionale che risulta del 7,5%.
Non è giusto puntare il dito contro chi, salvando tante vite, ha lavorato bene per la nostra comunità”.