Decisive le prossime due gare con Juventus ed Udinese
BALLARDINI IN BILICO – Sembravano due gocce di pioggia, ed invece è stato un temporale bello e buono. La sconfitta casalinga con il Parma ha lasciato serie conseguenze in casa genoana, e la panchina di Davide Ballardini, nonostante i 12 punti in sette gare giocate, è fortemente a rischio. La notizia trapela dall’ambiente genoano. Domenica scorsa a fine gara contro gli emiliani il presidente Preziosi si è precipitato negli spogliatoi tenendo per oltre un’ora a rapporto tecnico e giocatori genoani, chiedendo spiegazioni per l’incredibile sconfitta. Morale della favola, Ballardini non è poi così ben saldo sulla panca del Genoa, come invece appariva sino a tre giorni fa.
Al tecnico il patron genoano avrebbe dato di tempo due giornate: saranno determinanti le gare a Torino con la Juventus (peggio non poteva capitare!) e la partita casalinga contro la per nulla trascendentale Udinese. Certamente non si chiederà al Genoa di fare l’impresa a Torino, ma contro i bianconeri friulani dovranno arrivare assolutamente i tre punti! Se ciò non dovesse accadere (tre punti in queste due gare) dal numero uno dei Grifone arriverebbe l’esonero, senza se e senza ma. Il mondo del calcio, seppur dorato, è spietato, e già domenica sera tra gli addetti ai lavori si facevano i nomi di Davide Nicola e Cesare Prandelli come possibili sostituti dell’attuale mister.
PIATEK, ARGOMENTO DEL GIORNO – L’esplosione del centravanti polacco è arrivata all’improvviso. Certo, in estate segnava sempre durante la preparazione, ma con formazioni dilettantistiche o poco più. E qui occorre dar merito al presidente Preziosi, che ha scovato il ragazzo grazie a dei filmati che lo ritraevano in azione.
“Me ne sono innamorato subito, mi ricordava nei movimenti Gigi Riva – conferma il presidente – e sono convinto che con l’esperienza nel nostro campionato diventerà uno dei migliori giocatori del mondo. Anche se forse ne stiamo parlando troppo…”.
Ma il ragazzo polacco è uno con la testa sulle spalle, non si fa contagiare dall’entusiasmo che lo circonda: pensare che ha già realizzato 13 gol in gare ufficiali (9 in campionato e 4 in coppa Italia) e preso 4 pali! Mai come lui nessuno al Genoa, e pochissimi anche in Italia.
Ora si sprecano i paragoni con il connazionale Lewandowski, che in passato, non ancora conosciutissimo, poteva approdare all’ombra della Lanterna. Preziosi è certo che Piatek potrà diventare, con la dovuta esperienza, più forte del nazionale polacco.
TIFOSI DELUSI E SUL PIEDE DI GUERRA – Certo, la sconfitta con il Parma ha lasciato parecchio delusi i sostenitori genoani. Sui vari social si trovano parole di fuoco per tutti; chi se la prende con il presidente, chi con l’allenatore, chi con i giocatori. In effetti i tifosi non sono molto compatti. Si accusa il presidente di aver scelto giocatori “rotti” ed obsoleti (vedi Sandro, Lisandro Lopez e Marchetti) e di non aver rinforzato adeguatamente la squadra. A Ballardini di non essere ancora riuscito a dare un gioco al suo team, contestando anche nell’ultima gara alcune esclusioni eccellenti (Pandev e Romulo) che bene avevano fatto nelle partite precedenti. Occorre però ricordare che a fine campionato scorso, quando il ciclo di Ballardini pareva esaurito (già allora si parlava di Nicola, tra l’altro ex atleta genoano), furono proprio i tifosi a insistere per la conferma del tecnico. La situazione, insomma, non è facile.
LA SQUADRA RIPRENDE MERCOLEDI – Dopo la partita con il Parma, nessuna “punizione” per i giocatori genoani. Sono stati lasciati liberi per due giorni e si rivedranno domani nel primo pomeriggio al “Signorini” di Pegli. Per l’occasione, contrariamente a quanto accade abitualmente, l’accesso sugli spalti sarà consentito al pubblico. Sarà una ripresa a ranghi ridotti, come sempre capita quando c’è di mezzo la Nazionale. In totale saranno una decina gli assenti, convocati dalle diverse rappresentative; oltre a capitan Criscito – che giocherà con l’Italia proprio sul prato di Marassi, non ci saranno il bomberissimo Piatek, Favilli, Omeonga, Pandev, Hiljemark, Zukanovic e Radu, piu i giovanissimi under 19 Candela e Russo.
Certo è che la sosta per la Nazionale potrà fare soltanto del bene ad un ambiente in questo momento elettrico.
FRANCO RICCIARDI
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1990, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.