“Durante la commissione Welfare, abbiamo affrontato la questione del riconoscimento della Lingua dei segni (Lis) per le persone sorde. Da tempo stiamo seguendo questo argomento, lavorando a fianco dell’Ente nazionale sordi (Ens) di Genova, per portare avanti le loro richieste”.
Lo hanno dichiarato oggi il presidente della commissione “Welfare” del Comune di Genova Fabio Ariotti, la capogruppo comunale Lorella Fontana e il consigliere comunale Davide Rossi (Lega).
“Stiamo portando avanti questo iter – ha spiegato Rossi – per fare in modo che anche al di fuori dell’Ens venga riconosciuto questo metodo di comunicazione.
Nella nostra proposta, ad esempio, c’è l’insegnamento sperimentale della Lis nelle scuole materne e primarie comunali. Così come l’accesso agevolato ai servizi comunali.
Vorremmo fare in modo che anche negli enti, come quelli istituzionali, venga assunta una persona disabile sorda che conosca la lingua dei segni: avere un funzionario sordo all’interno del Comune, ad esempio, permetterebbe una maggiore facilità di comunicazione con le persone con la stessa disabilità che vengono a chiedere informazioni e servizi”.
“In Regione Liguria – ha aggiunto Ariotti – questo iter ha già fatto passi avanti e speriamo che presto anche in Comune venga presentato un documento per il riconoscimento ufficiale. Anche a livello nazionale, finalmente, il riconoscimento della Lis sta andando avanti spedito e presto sarà ufficiale come nel resto d’Europa”.
“Si tratta – ha sottolineato Fontana – di una lodevole iniziativa, che dimostra l’attenzione dell’amministrazione Bucci per le persone affette da disabilità”.