I giudici della Corte d’appello di Genova oggi hanno deciso di ridurre la condanna a Giulia Stanganini dall’ergastolo a 27 anni di reclusione.
La donna genovese nel novembre 2019 uccise il figlio di tre anni, soffocandolo, e nell’aprile 2020 la madre, smembrandone il corpo.
A pesare sulla decisione, una nuova perizia psichica sulla seminfermita’ mentale dell’imputata.
La vicenda risale al 24 aprile 2020 quando Stanganini, allora 37enne, aveva chiamato la Polizia spiegando di avere sezionato il corpo della madre, Loredana Stupazzoni, di 63 anni, e raccontando di averla trovata morta in casa alcuni giorni prima nell’alloggio di via Bertuccioni a Marassi.
Secondo l’accusa, invece, era stata la medesima Stanganini a ucciderla. E cosi’ aveva fatto anche con il figlio Adam di 3 anni che, per gli inquirenti, era stato assassinato nel novembre 2019.
I reati contestati alla 40enne genovese sono duplice omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere, maltrattamenti e utilizzo fraudolenta del bancomat della mamma, per sottrarle il denaro della pensione.