Venti di guerra. Tutti si scandalizzano per il messaggio lanciato dal segretario generale della NATO, il norvegese Jens Stoltenberg, ma le intenzioni sono chiare e il presidente francese Emmanuel Macron dopo quelle dichiarazioni ha deciso ufficialmente di mandare militari francesi in Ucraina.
Tutto studiato alla perfezione.
In Italia abbiamo sentito parlare di prese di distanza, ma sono appunto solo parole. Siamo in campagna elettorale e dire che anche noi manderemo i nostri ragazzi a morire in Ucraina significherebbe perdere un sacco di voti.
Dopo il voto europeo Macron punta su un uomo forte che ci porti in guerra contro la Russia: Mario Draghi al posto di Ursula von der Leyen.
Andiamo certo incontro a molti cambiamenti in Europa. Ossia un impegno diretto della NATO nella guerra contro la Federazione Russa.
Oggi ti dicono in Italia che non la faranno mai, domani ti diranno che non c’è altra alternativa e lo diranno forti del sostegno ottenuto alle urne.
Ti vaccini, ti ammali e muori. Hai votato, vai in guerra e muori.
La fine è sempre la stessa: devi morire. Dovevamo morire per Maastricht, ora dobbiamo morire per Kiev. Del resto è evidente che l’esercito ucraino è ormai al collasso e mancano non solo armi, ma soprattutto chi le possa usare. C’è solo bisogno di un po’ di “consenso democratico”.
La Germania accetterà tutto questo? A livello europeo questa è la vera incognita. Prof. Paolo Becchi